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Massimiliano Allegri, il retroscena: "L'ha comunicato in lacrime". Juve, soldi, tensioni: la verità sull'addio

Giulio Bucchi
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Il comunicato, freddo, della Juventus nasconde la tempesta delle ultime ore: l'addio di Massimiliano Allegri è stato traumatico, al di là di quanto diranno il tecnico e il presidente Andrea Agnelli nella conferenza stampa ufficiale. Secondo il Quotidiano sportivo, Max ha comunicato la separazione alla squadra "in lacrime". Leggi anche: "C'è Cristiano Ronaldo dietro la cacciata di Allegri". Il ruolo del portoghese Reazione ovvia, dopo cinque lunghissimi anni di trionfi in Italia (5 scudetti e 4 Coppe Italia) e quasi-imprese in Europa (due finali di Champions League perse). Ma che nasconde, forse, anche l'amarezza per come il divorzio è stato gestito. Dopo la sconfitta dolorosa nei quarti contro l'Ajax, mai digerita veramente da società e tifosi (e neppure da Cristiano Ronaldo), Allegri si era "auto-blindato" assicurando di voler restare ancora a Torino. Agnelli l'aveva in parte coperto, dopo aver cercato personalmente di convincere Zidane e Guardiola a tornare in Italia, preparandosi a un possibile addio spontaneo dell'allenatore livornese. E intanto Pavel Nedved, che dopo l'addio di Marotta ha in mano le chiavi della gestione sportiva del club, remava contro Allegri. La sua frase sulla "squadra quasi impossibile da migliorare" è stata l'antipasto del siluramento. Allegri chiedeva ad Agnelli 4 o 5 titolari di peso per un ricambio generazionale simile a una rivoluzione (era disposto a sacrificare tra gli altri Dybala, Douglas Costa e Cancelo), l'ex Furia Ceca e Agnelli gli hanno detto bruscamente no: di soldi ce ne sono pochi, e costa meno sostituire un tecnico vincente che ricostruire una squadra.

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