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Nazionale, Barella, Zaniolo, Chiesa e gli altri: la giovane Italia brilla anche nel calciomercato

Giulio Bucchi
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I motivi per cui gli azzurri sono tornati nelle vetrine del calciomercato sono essenzialmente due. Il primo è che la loro qualità è cresciuta. Ed è cresciuta perché, finalmente, viene considerata e quindi coltivata sia dal ct Mancini che dalle società. Il secondo motivo è l' esigenza di italianità dei club italiani. Il pensiero comune è che sia necessaria una radice nostrana: la Juve insegna. Va recuperato un senso di appartenenza e va fatto ora che gli italiani di livello sono numerosi. Il pezzo pregiato della vetrina azzurra è Federico Chiesa (21 anni). Il declino della Fiorentina invita le grandi a lanciare l' amo, anche se Comisso ha avvisato che farà di tutto per trattenerlo. Ma la Juventus sta lavorando ai fianchi della Fiorentina, mentre l' Inter corteggia il padre-manager, Enrico. Nessuno ha fretta, anche perché bianconeri e nerazzurri hanno come priorità il centrocampo. Giovani - L' Inter è ormai vicina a Barella (22), a patto di trovare contropartite gradite al Cagliari per abbassare i 45 milioni. Ma si fa sul serio perché Conte vuole tagliare i rami secchi e inserire giovani italiani, che possano creare un gruppo solido. L' alternativa è Lorenzo Pellegrini (22), se non altro perché è acquistabile dalla Roma tramite una clausola (esercitabile solo nel mese di luglio) da 30 milioni. La Roma è la società che aveva cominciato prima delle altre ad italianizzarsi: Monchi infatti prelevò Cristante (24) e Zaniolo (19) per ristrutturare la mediana. Quest' ultimo interessa a mezza Europa, ma la Juve è in vantaggio: l' offerta è di 40 milioni più Perin o Cuadrado. A centrocampo, ce n' è per tutti: per il Milan, l' oggetto del desiderio è Sensi (23), per cui il Sassuolo chiede 25 milioni. È il regista perfetto per Giampaolo. In difesa è la Juve che orchestra le grandi manovre. Al ds Paratici interessano Emerson Palmieri (24) e Romagnoli (24): il primo arriverebbe dal Chelsea (insieme a Sarri) nel caso di partenza di Alex Sandro, il secondo è invece l' erede ideale di Chiellini, come lo sarà in Nazionale. Ma il Milan ha bisogno di tempo prima di valutare offerte. In caso di sacrificio, i rossoneri potrebbero tuffarsi su Gianluca Mancini (23), anche se con la Champions, l' Atalanta può trattenerlo. Se il Milan avrà bisogno di monetizzare, l' indiziato è Donnarumma (20), assente in nazionale per via di un infortunio ma desiderato dal Psg. Leonardo, una volta sbarcato a Parigi, inoltrerà alla sua ex squadra un' offerta da 60 milioni. Anche tra i pali la qualità è in ascesa: Gollini (24) è osservato da tutte le grandi, così come Cragno (24), reduce da una stagione straordinaria, ma il Cagliari vuole tenerlo un altro anno. Qualità - Là davanti gli spiragli per i movimenti azzurri sono ridotti. Perché Bernardeschi (25) e Insigne (28) sono, in modi diversi, simboli di Juve e Napoli, perché Politano (25) spera nel riscatto dell' Inter, e perché Kean (19) sta per essere blindato. Potrebbe spostarsi El Shaarawy (26), visto che con la Roma è in scadenza 2020: l' Inter, già impegnata a trattare Dzeko, ha chiesto informazioni. Anche il Napoli sta pensando di inserire nuova linfa italiana e siccome serve una punta, pensa a Belotti (25), titolare in Nazionale dopo un anno: per De Laurentiis è più di una suggestione, qualora il Torino non andasse in Europa League, come pare. Ma per meno di 60 milioni Cairo non ne parla. I prezzi sono alti, ma nemmeno inarrivabili, perché sì, la qualità italiana costa, ma rispetto al recente passato ce n' è in grande quantità. Il dovere di tutti, quindi, è reperirla prima che lo facciano i concorrenti. di Claudio Savelli

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