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Mauro Icardi, altro che pace: valuta un'azione legale contro l'Inter per mobbing

Davide Locano
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Nella giornata di ieri noi inguaribili romantici di Libero abbiamo tentato la carta che, in maniera sciocca, definiremo «carta Mini Pony», che poi è l' universo incantato dove ci sono le fatine, tutto è magico e il bene vince sempre: «Icardi-Inter, fate la pace». Ebbene, 24 ore dopo ci tocca tornare sulla Terra e, anzi, scavare un po' più a fondo: il rapporto tra club e giocatore è giunto ai minimi storici. Siamo oltre il fondo del pozzo e la situazione è persino peggiore rispetto a un mese fa, quando l' ad Marotta disse: «Icardi non fa parte del progetto sportivo 2019-2020». Spieghiamo. Nella giornata di ieri la dirigenza nerazzurra ha parlato con l' ex capitano, recentemente tornato in gruppo agli ordini di Antonio Conte. A colloquio con il ragazzo, Marotta e Ausilio hanno comunicato di vedere grande impegno da parte sua nel partecipare agli allenamenti, ma in contemporanea gli hanno confermato la ferma intenzione di non considerarlo parte integrante del progetto sportivo 2019-2020. Di più, al ragazzo è stato comunicato che non verrà iscritto alle liste Serie A e Champions League ed è stato infine invitato ad accettare una delle proposte ricevute dai club pretendenti (tra gli altri i tre italiani: Juve, Napoli e Roma). Icardi ha ascoltato e risposto in maniera secca: «La mia intenzione è restare all' Inter». Insomma, un bel quadretto. NIENTE PACE E, niente, se qualche pirla aveva pensato a una possibile pace (il qui scrivente, per dire), il dato di fatto è che il club va legittimamente avanti per la sua strada in puro stile «Maria, non apro la busta». Niente ripensamenti, per Icardi nel progetto-Conte (che pure lo avrebbe "valutato" più che volentieri) non c' è spazio. Totale: il ragazzo, intimamente convinto di poter far cambiare idea a tutti quanti e mai disposto ad aprire a un trasferimento in questo o quel club, pare che non l' abbia presa bene. Ora la situazione potrebbe precipitare, nel senso che il rischio di finire nelle mani dei legali diventa possibile, fastidioso, spinosissimo e, soprattutto, assolutamente non pronosticabile fino a sette mesi fa. Totale/2: l' Inter se ne frega abbastanza e pensa a completare la rosa da mettere a disposizione di Antonio Conte. SITUAZIONE INTRICATA La situazione, al momento, è piuttosto intricata: la Juve, come noto, si è inserita nella trattativa per Lukaku e spera di completare «lo scambione» con Dybala. L'attaccante argentino dei bianconeri prende tempo, vuole capire se è effettivamente fuori dal progetto-Sarri per decidere dove sbattere la testa. Marotta temporeggia, vorrebbe restituire lo «sgarbo» su Lukaku portando a Milano la Joya prediletta, ma in contemporanea tiene vive le speranze (poche, per la verità) di arrivare ancora al belga. Più facile insistere su Dzeko, anche se la Roma non abbassa di un centesimo la richiesta di 20 milioni, effettivamente esagerata per un giocatore in scadenza la prossima stagione e che nel frattempo si è messo completamente a disposizione del nuovo tecnico giallorosso, Paulo Fonseca. OPZIONE DUVAN Altra possibilità: Duvan Zapata. L' attaccante colombiano dell' Atalanta potrebbe diventare il nuovo obiettivo del club nerazzurro, ma non sarà facile far vacillare il presidente bergamasco Percassi: la valutazione del bomber parte da 60 milioni di euro, non pochi. A tal proposito ha parlato l' agente del giocatore, Fernando Villareal: «Per ora sono tutte voci. Nel momento in cui ci sarà altro valuteremo». L' estate dell' Inter è ancora lunghissima... di Fabrizio Biasin

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