Pazza Juve: prima schianta il Napoli, poi si fa raggiungere e festeggia con Koulibaly
La sensazione che questo campionato potesse essere il sequel juventino di quello passato è stata grande e grossa fino a quando non c'è stato un crollo, uno schianto fisico che ha consentito al Napoli, sotto di tre gol, di rimontare in scioltezza, quasi che tutto fosse evaporato all'improvviso. Da non credere. Così qualsiasi giudizio, ancorché provvisorio dopo appena due giornate di campionato, va per forza aggiornato, riveduto e corretto. Alla fine, ma proprio alla fine, hanno vinto i campioni d'Italia con un autogol di Koulibaly (92') però il risultato conta per la classifica, non in sede di analisi. Per un'ora la Juventus è stata mostruosamente superiore nel gioco, nelle dinamiche, nella determinazione. Tanto da far pensare che solo un suicidio in bianco-e-nero potrebbe sfilarle il nono scudetto di fila; poi però è venuto fuori in Napoli riveduto e corretto da Ancelotti con Lozano e Mario Rui, poi ogni cosa si è rovesciata e le sensazioni del primo tempo sono rimaste appiccicate all'aria fastidiosa dell'ultimo giorno di agosto. Possibile? Sì, possibile.