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Inter, Julio Cesar dal Triplete ad Antonio Conte: "Quest'anno siamo da scudetto"

Stefano Boffa
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"Con Conte l'Inter resterà in tensione fino a fine campionato. L'ho capito quest'estate quando l'ho conosciuto nella tournée asiatica e le prime partite stanno confermando la mia impressione. È un vincente". Così l'ex gloria nerazzurra Julio Cesar, uno degli eroi del famoso "triplete" del 2010, si è espresso nei confronti dell'Inter e dell'allenatore Antonio Conte in un'intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport. L'ex portiere brasiliano ha voluto, però, evitare dei paragoni scomodi tra Conte e il suo storico allenatore, José Mourinho: "Niente paragoni. Sono due grandi tecnici molto professionali. I tifosi adorano Mourinho perché ha fatto cose incredibili, spero che Conte possa seguirlo". Andando avanti nell'intervista, Julio Cesar si augura che l'ambito scudetto possa ritornare nella sponda nerazzurra di Milano dopo otto lunghi anni di sofferenze e ridimensionamenti, fidandosi ciecamente delle capacità manageriali di Conte: "Dopo otto anni sarebbe anche l'ora. Tanti avevano dubbi su Conte, forse per il passato juventino. Discorsi senza senso: è un grande professionista e la maglia non c'entra. È un top". Leggi anche: L'Inter fa suo il derby e torna in testa: Brozovic-Lukaku piegano Milan Importante anche l'investitura fatta nei confronti dell'attuale capitano dell'Inter Samir Handanovic: "È uno dei tre più forti al mondo. Ha meno attenzione mediatica perché non è andato avanti in Champions, non ha avuto occasioni come altri. Ma chi lo conosce non ha dubbi". A proposito di Champions, Julio Cesar confida in una pronta ripresa dopo il passo falso dell'esordio con lo Slavia Praga: "Fortuna che Borussia e Barcellona hanno pareggiato. Ma è la prima partita. [...]  Non è il miglior momento per il Barça oggi. Io ci credo: se si passa il turno la carica sarà incredibile". Infine, l'ex nazionale verdeoro ha voluto spiegare i punti di forza di questa nuova Inter contiana per arrivare allo Scudetto: la difesa Godin-De Vrij-Skriniar ("Singolarmente sono fortissimi. Se, come credo, riusciranno a fare reparto, saranno un blocco") e Romelu Lukaku ("Ha il fisico bestiale e il senso del gol di un attaccante vero. Non è facile cambiare lingua, Paese, calcio e abituarsi velocemente, mi sembra che ci stia riuscendo. Una persona positiva: con le sue parole ha anche dato una sberla con educazione ai razzisti da stadio").

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