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Fifa, la riforma per "ingabbiare" Mino Raiola & Co: come cambia la vita per i procuratori

Stefano Boffa
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Clamorosa indiscrezione del New York Times: secondo il celebre quotidiano americano, la Fifa sarebbe pronta a varare una riforma epocale per regolamentare le attività dei procuratori dei calciatori e i prestiti dei giocatori under 21 da parte dei top club, con considerevoli effetti sul calciomercato internazionale. Per quanto riguarda le attività dei procuratori, secondo il portale Football Leaks, questi avrebbero guadagnato, nel periodo che va dal 2014 al 2019, la bellezza di 1 miliardo e 800 milioni di euro dalle commissioni; a tal proposito la Fifa ha pensato di limitare le attività dei procuratori, i quali non potranno più fare da tramite per due società coinvolte nella stessa trattativa per lo stesso calciatore e le loro commissioni, ottenute dai club venditori o acquirenti, avranno un tetto fisso del 3% in caso di acquisto e del 6% in caso di vendita. Leggi anche: Best Fifa, gaffe-D'Amico con Josè Mourinho: lo Special One rifiuta di tornare sul palco C'è una brutta notizia anche per club come Juventus, Chelsea o Manchester City che sono soliti mandare vagonate di giovani a farsi le ossa da altre parti in prestito: dato che queste operazioni limitano le opzioni a disposizione dei rivali e creano flussi di giocatori incapaci di trovare spazio in prima squadra, la Fifa ha pensato bene di fissare un tetto massimo di giocatori under 21 da poter mandare in prestito. A partire dalla stagione 2021/22, gli under 21 da mandare in prestito potranno essere solo otto, per scendere poi a sei nella stagione successiva.

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