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Atalanta, una beffa atroce: vince lo Shakhtar al 95esimo. Champions, adesso è durissima

Davide Locano
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Non era certo questo l'esordio che le migliaia di bergamaschi calati a Milano sognavano per l'esordio casalingo dell'Atalanta in Champions League. Un'altra serata amarissima, dopo il ko di Zagabria. I nerazzurri escono sconfitti per 2-1 contro lo Shakhtar Donetsk, in una gara valida per la seconda giornata della fase a gironi. Davanti agli oltre 30mila spettatori di San Siro, succede quasi tutto nel primo tempo: al 15' l'Atalanta sbaglia con Ilicic un rigore concesso grazie al VAR, per fallo sullo stesso attaccante sloveno. I nerazzurri di Gasperini sbloccano il risultato meritatamente al 29' con un gran colpo di testa di Zapata: è il primo storico gol della Dea in Champions League. Al 41' il pareggio dello Shakhtar con un inserimento micidiale di Junior Moraes. Inutile nella ripresa il forcing dell'Atalanta, lo Shakhtar si difende e in pieno recupero trova il gol della vittoria con Solomon. Si complica il cammino dell'Atalanta, attesa ora al doppio confronto con la corazzata Manchester City. In un ambiente elettrico, Gasperini recupera il Papu Gomez e lo schiera in attacco al fianco di Zapata e Ilicic. In mezzo al campo de Roon e Pasalic, Hateboer e Castagne sono gli esterni. In difesa Toloi, Palomino e Masiello con Gollini in porta. Nello Shakhtar, Castro risponde con un 4-2-3-1 con Junior Moraes unica punta supportato da Marlos, Kovalenko e Taison. Davanti alla difesa ci sono Patrick e Stepanenko. Bolbat e Ismaily gli esterni. In tribuna anche l'ex tecnico dello Shakhtar Mircea Lucescu e il ct dell'Ucraina Andriy Shevchenko, in queste ore accostato con insistenza al Milan in caso di esonero di Marco Giampaolo. Atalanta subito aggressiva nel primo tempo, con il Papu Gomez che si abbassa in fase di costruzione per evitare le maglie strette di un compatto Shakhtar, racchiuso tutto in meno di trenta metri. Primo tentativo dei nerazzurri un colpo di testa di Pasalic di poco alto, su angolo di Gomez. Al quarto d'ora clamorosa occasione fallita dall'Atalanta, con Ilicic che si fa parare da Pyatov un rigore concesso dall'arbitro, dopo un consulto con il VAR, per un fallo ai danni dello stesso attaccante sloveno. La Dea accusa il colpo sotto l'aspetto psicologico e per qualche minuto lascia l'iniziativa allo Shakhtar, che quando può gestire il pallone è sempre pericoloso. Spinta però dai suoi tifosi, l'Atalanta ricomincia a pressare e a costringere gli avversari a numerose palle perse che non vengono però sfruttate a dovere. Dopo un palo clamoroso di Pasalic, poco prima della mezzora è Zapata con un micidiale colpo di testa su cross di Hateboer a sbloccare il risultato. Nell'occasione da segnalare l'uscita a vuoto di Pyatov. Lo Shakhtar prova subito a reagire con un sinistro velenoso di Marlos, respinto in angolo da Gollini. L'Atalanta rifiata e la compagine ucraina ne approfitta immediatamente trovando il pareggio al 41' con Junior Moraes, abile a partire sul filo del fuorigioco e a depositare la palla in rete dopo aver superato in dribbling Gollini. Non solo, lo Shakhtar sfiora anche il vantaggio con una traversa clamorosa di Marlos su punizione. Nel secondo tempo, la musica è la stessa con l'Atalanta a spingere e lo Shakhtar sempre pronto a ripartire con il fraseggio nello stretto di Patrick, Marlos e Taison. E' Gomez il primo ad avere una palla buona, ma il suo destro dal limite è debole e centrale. Gasperini prova a ridisegnare l'Atalanta inserendo Malinovskyi e Gosens per Ilicic e Hateboer, con conseguente avanzamento di Gomez al fianco di Zapata. Ed è proprio su un cross da sinistra del Papu al 62', che il bomber colombiano sfiora il gol in spaccata. Zapata ci riprova poco dopo con un destro da posizione defilata, respinto da Pyatov in uscita. A venti minuti dalla fine Gasp si gioca il tutto per tutto inserendo Muriel al posto di Masiello, con De Roon che arretra a fare il difensore centrale. L'Atalanta continua il suo forcing, sfiorando la rete ancora con Gomez e con il neo entrato Muriel. La replica dello Shakhtar, con un sinistro di Stepanenko deviato in angolo da Gollini e un destro dal limite di Kovalenko fuori di poco. Nel finale prima Malinovskyi e ancora Gomez fanno gridare al gol San Siro, ma la fortuna non assiste la Dea. La rete la trova invece lo Shakhtar, al 95', con il neo entrato Solomon. Una beffa atroce per i ragazzi di Gasperini, che di fatto hanno già un piede e mezzo fuori da questa Champions League. di Antonio Martelli (LaPresse)

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