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Milan, incredibile retroscena: ecco quando Giampaolo ha saputo dell'esonero

Stefano Boffa
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L'ufficialità dell'esonero di Marco Giampaolo è arrivata soltanto nella serata di ieri, martedì 8 ottobre, ma forse il destino era giù segnato qualche giorno prima. Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, il tecnico abruzzese aveva capito di avere le ore contata già nell'immediato post-partita di Marassi, quando Boban e Maldini erano scesi negli spogliatoi dopo la vittoria del Milan contro il Genoa, ma non sembravano convinti di quanto visto in campo (non li biasimiamo). Anzi, non c'è stato bisogno neanche del colloquio col mister, perché ormai la decisione era già stata presa. Persino Paolo Maldini, primo sponsor e ultimo baluardo dell'ormai ex tecnico rossonero, non era più sicuro della scelta che lui stesso aveva preso in estate. Leggi anche: Milan, ufficiale l'esonero di Giampaolo: arriva Stefano Pioli, i tifosi lo contestano subito Così, comunicazioni con la dirigenza e l'allenatore non ce ne sono state, fino all'avviso dell'arrivo del successore di quest'ultimo sulla panchina, il "Normal One" Stefano Pioli. A quel punto, il "maestro" ha tolto il disturbo senza serbare rancore o risentimento nei confronti della società Milan o dei calciatori, anche se convinto dei suoi metodi e dei suoi mezzi. Certo, era la grande occasione per il salto di qualità, ma il concetto di tempo, in una squadra come il Milan, semplicemente non esiste. 9 punti in 7 partite, tredicesimo posto in classifica e secondo peggior attacco del campionato (il Milan è tra le squadre che ha tirato di meno in porta e, sui 6 gol finora realizzati, la metà sono arrivati su rigore). Numeri inquietanti per una squadra che punta a stare nella metà sinistra della classifica, e che farebbero meno spavento se non venissero da una rosa che, rispetto al quinto posto dell'anno scorso sotto la gestione Gattuso, ha cambiato pochissimo. 

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