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Cristiano Ronaldo, gol numero 700: l'ultimo record. Ecco la storia di tutte le sue reti

Davide Locano
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Cr700. Perché con un fenomeno come Cristiano Ronaldo tutto viene centuplicato. Ronaldo ha raggiunto un traguardo speciale, di quelli che segnano, con un numero perfetto e strabordante, la bulimia di un campione insaziabile e irrefrenabile, amante della perfezione e delle vette più impervie. Da quando ha iniziato a correre a 17 anni con la maglia dello Sporting Lisbona, debuttando in prima squadra, anno di grazia 2002, nel terzo turno preliminare di Champions League contro l'Inter, il lusitano ne ha fatti 700 di gol. L'ultimo, quello che vale per la storia, lo ha realizzato stasera su rigore contro l'Ucraina, al 72', nella gara valida per le qualificazioni a Euro 2020, in una serata poco brillante per il suo Portogallo (battuto a Kiev 2-1) ma quantomeno speciale per lui e il suo record da 'number onè grazie ad un tiro calciato dal dischetto con freddezza nell'angolo alto a destra. Leggi anche: Cristiano Ronaldo verso il ritiro? Ecco le sue parole Le statistiche parlano chiaro: Cr7x100 ha segnato in 21 competizioni differenti, siglato 127 reti in Champions League e con un bottino che sfiora quota 100 con il Portogallo insegue il calciatore più prolifico di sempre in nazionale, l'iraniano Ali Daei, che si è fermato a 109 segnature. Ronaldo avrà tempo anche per abbattere quel muro e continuare a tenere a debita distanza il suo 'nemicò principale, l'argentino Lionel Messi, fermo a quota 672 centri in carriera, con cui condivide da quasi un decennio i Palloni d'oro. La prima rete Ronaldo la mise a segno contro la Moreirense il 7 ottobre 2002 (fu una delle cinque siglate con lo Sporting in 31 presenze), da allora ha gonfiato le reti di tutto il mondo, in Premier League con il Manchester United (118) che lo acquistò dallo Sporting per 12,2 milioni di sterline (fu il teenagers più costoso nella storia del calcio inglese), in Liga con il Real Madrid (450) e in serie A con la Juventus (al momento è fermo a 32) oltre a lasciare il segno con la maglia del Portogallo indossata più di 160 volte. «Ti diranno che sei finito… e proprio in quel momento tu allacciati gli scarpini, scendi in campo e zittisci tutti», è una delle frasi di Cr7 che individuano il personaggio, sempre a caccia di nuovi stimoli e traguardi. Per lui è vietato sentirsi arrivato. Lo ammise alcuni mesi fa accorgendosi di quanto stesse lievitando il suo palmares. «Non mi basta essere il migliore del Portogallo. Voglio essere il migliore di sempre e lavoro per esserlo. Poi dipende dall'opinione di ognuno: ma quando mi ritirerò, guarderò le statistiche e voglio vedere se sono tra i più forti di sempre. Ci sarò di sicuro», raccontò fedele a se stesso e al suo ruolo da fenomeno senza limiti.

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