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Ancelotti e Gattuso, indiscreto da Napoli: "Carletto deluso da Rino". La telefonata del grande gelo

Giulio Bucchi
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È deluso, Carlo Ancelotti. E si sarebbe sentito quasi "tradito" da Rino Gattuso, il suo scudiero da giocatore nel Milan, e oggi suo sostituto sulla panchina del Napoli. Legatissimi da anni, quasi "padre e figlio" calcistici. Carletto un anno fa aveva scritto una lettera pubblica a Ringhio per i suoi 40 anni, di fatto "incoronandolo" come allenatore giusto per il Milan. Gattuso lo ha sempre considerato un maestro, confidando di chiamarlo nei momenti di difficoltà, anche se avversari. Il Corriere della Sera descrive un Ancelotti decisamente amareggiato, anche perché la trattativa per la sua sostituzione nasce da lontano: Gattuso, si legge, "ha gestito la trattativa con Aurelio De Laurentiis, quando un giorno di inizio novembre lo aveva chiamato per la prima volta, prospettandogli, appunto, il parricidio".  Leggi anche: "Quando mi si piazzò davanti". Sconcerti, lo strano elogio di Gattuso Grave imbarazzo personale per l'ex tecnico rossonero, ma "Napoli è una occasione imperdibile". Per questo "si è messo a seguire il Napoli in tv, a capirne limiti e anche potenzialità. Ed ha intuito che il momento del ribaltone sarebbe arrivato e anche presto". A indispettire Ancelotti è soprattutto la mancanza, finora, di contatti con Gattuso: "Una telefonata può allungare l'amicizia di una vita. Non c'è stata, ed è un rammarico forte. Rino è stato in difficoltà, e lo ha anche ammesso pubblicamente. Sarebbe stata una conversazione delicata per i rapporti personali e probabilmente anche indelicata nei confronti del club che gli offre la grande occasione". Già domenica scorsa, prima dell'ultima gara di Champions (stra)vinta da Ancelotti, Gattuso era corso in auto da Gallarate a Roma per accordarsi con De Laurentiis, nel massimo riserbo. "Non che Carlo fosse finito sulla luna: sapeva, eccome se sapeva. Nel calcio le voci corrono in fretta, nello spogliatoio polveriera gli spifferi erano forti e chiari". Poi quella telefonata, mercoledì mattina, arriva, e riporta un po' di sereno. tra i due amici di una vita.

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