La "prima" inglese di Ancelotti
"Lo Special One chi?"
Carlo Ancelotti a lezione d'inglese: è successo a Londra in occasione della prima conferenza stampa del tecnico italiano, nuovo allenatore del Chelesea di Abramovich. È ufficialmente cominciata una “nuova avventura” e Carletto ci si è lanciato a capofitto: “Sono felice di iniziare e voglio parlare in inglese”, ha detto ai giornalisti prima di aggiungere un cauto “ma per oggi parlate piano”. Lo Special chi? - Ha posato davanti ai fotografi e ai cameraman con la maglia tutta blu della formazione londinese con in bella vista il suo nome, prima di cominciare a scherzare: “John Terry è il simbolo, non so se sarà lui il capitano”. Sarà pure un simbolo, ma si fa un gran parlare di un suo possibile trasferimento. “Non esiste nessun prezzo per lui, perché sarà il capitano per sempre”, ha reso chiaro Ancelotti, non scherzando questa volta. Come non si è messo a giocare quando è saltato fuori il nome di José Mourinho, che da quando mise piede allo Stamford Bridge coniò il soprannome di “Special One”. “I don't know Special One”, ha affermato Ancelotti. E così le battutine della scorsa stagione, quando i due stavano dalla parte opposta delle barricate Milan – Inter sono sbarcato anche Oltremanica. L'ex tecnico rossonero, dichiara senza mezzi termini di puntare a vincere la Champions League, augura “buona fortuna” a Leonardo che ha preso il suo posto, ma sul Milan non ha aggiunto altro, nemmeno di fronte alle domande sui probabili arrivi di Pirlo e Pato. "Gran voglia di cominciare" - “Il mercato è ancora lungo - ha concluso Ancelotti - ma il Chelsea è già una buona squadra per vincere”. Poi però le domande dei giornalisti fanno breccia sul riserbo dell'ex tecnico rossonero che ufficializza l'arrivo di Yuri Zhirkov, ala del Cska di Mosca. “Zhirkov? Lo conosco molto bene. Deco e Carvalho? Prenderemo la decisione giusta. - sottolinea l'allenatore parmense -. Il Chelsea è una grande squadra, se si può migliorare bene, ma se non è possibile abbiamo possibilità di vincere già così. Preoccupato? No, sono eccitato e non vedo che venga il momento di cominciare”.