«Se il neopresidente federale Carlo Tavecchio dovesse sentirsi condizionato da certi eventi, tipo quello dell’Uefa, o da altre manovre, da pressioni di parte, corporative, non mi stupirei affatto se facesse un passo indietro e rassegnasse le dimissioni». Il presidente del Coni, Giovanni Malagò si esprime così dopo l’apertura da parte dell’Uefa di un’inchiesta su presunte frasi razziste del presidente della Figc, Carlo Tavecchio. «In un lungo colloquio, prima della sua elezione -prosegue Malagò al Corriere della Sera -, Tavecchio mi ha parlato del suo programma, della sua forza elettorale, anche in modo convincente. Aggiungendo che se non fosse stato in grado di operare per il bene del calcio si sarebbe dimesso. Ribadisco, se questi ultimi avvenimenti dovessero condizionare lui e la sua azione, Tavecchio lascerebbe».