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Coronavirus, Paolo Maldini: "Conosco il mio corpo, era un nemico sconosciuto". Positivo Sportiello (Atalanta)

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Abituati a dure battaglie sul campo nelle condizioni più difficili, i calciatori mai avrebbero pensato di dover affrontare una sfida contro un nemico fino a quel momento sconosciuto. Invece, il famigerato Covid-19 che spaventa il mondo è entrato di prepotenza nelle vite di molti protagonisti del pallone. Dal bianconero Daniele Rugani in poi, l'elenco di chi si è trovato a fare i conti con il virus si allunga giorno dopo giorno. Il nome nuovo è quello del portiere dell'Atalanta Marco Sportiello: il club bergamasco ha informato che il giocatore, titolare a Valencia lo scorso 10 marzo scorso nel ritorno degli ottavi di Champions League, "attualmente è asintomatico". E' nell'elenco dei contagiati qualche giorno fa è entrato Paolo Maldini, insieme al figlio Daniel. Il direttore tecnico del Milan, nonché leggendario ex capitano, ha raccontato, in un'intervista al Corriere della Sera, i giorni trascorsi a confrontarsi con quello che ha definito un "nemico nuovo". "Come sto? Abbastanza bene. Il peggio è passato. Ho ancora un po’ di tosse. Secca, come sente. Ho perso gusto e olfatto, speriamo tornino. È stata come un’influenza un po’ più brutta. Ma non è una normale influenza", ha spiegato. "Conosco il mio corpo. Un atleta conosce se stesso. I dolori sono particolarmente forti. E poi senti come una stretta al petto... È un virus nuovo. Il fisico combatte contro un nemico che non conosce". Il dirigente milanista ha spiegato di aver "avvertito i primi sintomi giovedì 5 marzo. Dolori alle articolazioni e ai muscoli. 

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