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Nuoto, argento della Filippi

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Fuori l'Italia del calcio

Albina Perri
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Una giornata così-così per gli azzurri impegnati a Pechino. Se da una parte arriva un contestato bronzo con il fioretto a squadre, dall'altra l'Under 21 di Casiraghi esce dal torneo di calcio sconfitta dal Belgio per 3-2. Non esattamente un giorno da ricordare, se non fosse che brilla l'argento di Alessia Filippi negli 800 sl di nuoto. Davanti a lei solo la britannica Adlington che batte il record mondiale che resisteva dal 1989. “Un risultato che mi ripaga di tutti i sacrifici” dice contenta la Filippo. “Sono contentissima Ancora non ci credo, ma è la mia prima medaglia veramente importante in ambito internazionale. E voglio ringraziare Francesco Totti, perchè la sua maglia la porto sempre con me dal 2006. È un portafortuna”. Scherma – Non è riuscita l'impresa alle nostre ragazze nella scherma. A squadre l'Italia si era imposta nel fioretto a Barcellona, Atlanta e Sydney, non ad Atene per il semplice fatto che la prova a squadre non si era tenuta. Ma in semifinale contro la Russia le cose sono andate storte e, per quanto sia arrivato il bronzo contro l'Ungheria, la polemica contro gli arbitri monta. Contro le russe la tensione si taglia con il coltello, è un susseguirsi di decisioni contestate e richieste di moviole. L'Italia si lancia al recupero della Russia, quando sono sotto per 19-16, il trio Vezzali-Granbassi-Trillini recupera con tre stoccate, poi di nuovo sotto e non c'è più nulla da fare. La Trillini non ci sta, nella finale per il terzo e quarto posto si fa sostituire dalla Salvatori. Il ct Magro viene squalificato perché scaraventa una panchina contro la porta per la rabbia: “Non è possibile, ci hanno tolto 5-6 stoccate . A me piace perdere quando si perde, quando l'avversario è più forte. L'arbitro polacco ha fatto un disastro”. Calcio – L'Italia esce, eliminata ai quarti di finale, nel match contro il Belgio. Dopo un girone di qualificazione che lasciava ben sperare, gli azzurri perdono 3-2 e anche in questo caso non mancano le polemiche per la gestione della partita da parte dell'arbitro argentino Hector Baldassi. La selezione allenata da Pierluigi Casiraghi è andata a segno con Giuseppe Rossi, che ha trasformato due calci di rigore  al 18' e  al 74', ma nonostante la superiorità numerica per una espulsione tra le file degli avversari, non è riuscita a portare a casa la qualificazione per le semifinali.

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