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Euro 2020, Fabio Caressa piange con Beppe Bergomi. "Ce lo siamo chiesti anche noi": il video che scatena le indiscrezioni, è addio?

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Fabio Caressa e Beppe Bergomi hanno condiviso non poche emozioni con il popolo italiano. Un percorso glorioso che si è inaugurato con la vittoria della Nazionale Azzurra ai mondiali del 2006 e che potrebbe clamorosamente concludersi con il trionfo a Euro 2020, giocato nel 2021. "Separarmi da Caressa? Ce lo siamo chiesti anche noi, avete visto che ci sono in ballo tanti cambiamenti. Ci siamo lasciati senza dirci nulla. Vedremo se Sky prenderà i diritti dei Mondiali 2022 (diritti acquistati dalla Rai ndr.) e poi decideremo", ha confidato Bergomi ai microfoni di Radio Sportiva nella giornata di ieri, mercoledì 14 luglio 2021. 

 

 

 

 

 

 

Dalla prossima stagione infatti, una fetta notevole delle gare di Serie A sarà trasmessa in esclusiva su Dazn, mentre Sky manterrà tre match a giornata, oltre all'esclusiva delle competizioni europee. Per quanto riguarda la telecronaca, l'ex difensore nerazzurro è intervenuto anche alla trasmissione Tutti Convocati, in onda su Radio 24: "Commentare la Nazionale, vedere vincere questi ragazzi dopo un grande percorso è stata una fortuna". L'Italia è ora una delle Nazionali più belle della storia? "Se vince è per forza bella - commenta Bergomi -. Ci siamo tolti l'etichetta dell'Italia che propone poco e difende bene, soprattutto nella prima parte del torneo è stata bella e scintillante, una delle più belle che io abbia mai visto". 

 

 

 

 

 

 

E poi un pensiero rivolto ai Mondiali in Qatar, in programma per l'inverno 2022: "Se siamo favoriti? Sì, Mancini vuole essere favorito al Mondiale, ma non facciamoci ingannare dai sudamericani, quando giocano tra loro è diverso da quando giocano con gli europei". Beppe Bergomi conclude poi commentando alcuni gesti antisportivi di giocatori e tifosi inglesi: "Secondo me i ragazzi non hanno capito, l'allenatore aveva inquadrato bene la partita, tenersi la medaglia faceva parte di un percorso. Un gesto brutto - conclude -. Lo hanno fatto in tanti, come è brutto fischiare l'inno, lo abbiamo fatto anche noi in passato". 

 

 

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