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Tokyo 2020, il dramma nascosto di Gregorio Paltrinieri: "Mi sentivo Dio. Poi quella malattia..."

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Il campione olimpico in finale negli 800 Gregorio Paltrinieri è stato colpito dalla mononucleosi a giugno e ha dovuto rivedere i propri piani. Intervistato da la Stampa, Paltrinieri ha raccontato le sue ultime settimane di fuoco: "Secondo me è tutto di guadagnato: fino a qualche giorno fa stavo malissimo. Sono stato prima due settimane fermo poi sono entrato in acqua proprio perché lo volevo fare, ma andavo a dorso per muovere le braccia. Senza energie. Dopo 10 minuti mi fermavo a mangiare le fette biscottate con la marmellata. Ripartivo e poi mi rifermavo a mangiare. Svuotato". 

 

 

Quando i primi segnali che qualcosa non andava? "A inizio giugno. Stavo al topo dell forma, però alla sera avevo sempre la febbre. Credevo fosse perché stavo caricando al massimo, ma poi ho iniziato a sentirmi stanco. Faccio gli esami e scopro di avere la mononucleosi. Avevo i valori sballati di parecchio". Ha pensato di perdere le Olimpiadi? "Tutto il tempo - risponde l'azzurro senza fronzoli -. Non sai come ti prende la mononucleosi. Per escludere ogni complicazione e smaltirla del tutto dovresti stare fermo mesi. Non potevo, ho scelto un altro percorso cercando di proteggere il mio fegato, ma mi sono trovato comunque senza più forza". 

 

 

Quando gli è stato chiesto come si gestiscono le frustrazioni in questi casi, lui ha risposto: "Ormai sono qui, le uso per allenarmi e vediamo che succede. Io le tiro tutte. Anche in questi 800, lo dico, ho tirato come un pazzo pure in batteria. Questo ho. Pazzesco. Forse mi sono spompato tra gli Europei con quattro podi e il periodo successivo in cui non ho fatto che aumentare. Magari il mio sistema immunitario era provato. Chi lo sa. Mi sentivo un dio prima, ma queste cose non le controlli". Dovevano essere delle Olimpiadi diverse. "Ma è quella che ho e ci resto attaccato". 

 

 

 

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