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Tokyo 2020, "dopo la semifinale...". Quel dettaglio nella corsa di Marcell Jacobs: cosa c'è dietro il più pazzesco dei trionfi

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Sì, è tutto vero: l'uomo più veloce al mondo è un italiano e si chiama Marcell Jacobs. Oro olimpico nei 100 metri a Tokyo 2020 con il tempo di 9,80. Jacobs è nell'ordine: il primo azzurro ad arrivare in una finale olimpica, il primo azzurro a conquistare una medaglia nei 100 metri e, ovviamente e soprattutto, il primo a vincere l'oro. Insomma, è già storia. 

 

Così come è storia, da tempo, Livio Berruti: nel 1960, a Roma, vinse l'oro nel 200 metri, scrivendo anche il record del mondo. E ora, intervistato da Repubblica, Berruti parla dell'impresa di Jacobs. Si dice "emozionato", ma non stupito: "No no, me lo aspettavo. Ho capito in semifinale che Marcell aveva ancora tante cartucce da sparare. Per come aveva corso, nonostante una partenza non perfetta e un arrivo decontratto. C'erano i margini. E in finale quei margini se li è divorati".

 

Quando fanno notare a Berruti che dalle sue parole emerge una grande ammirazione per Marcell, lui subito conferma: "Sì, per la sua maturità tecnica e agonistica. Ma soprattutto per la sua capacità di vincere le difficoltà di una vita che non è stata semplice. Lo sport sa farti tanto male. Poi però ti regala momenti in cui quel male ti sembra nulla rispetto alla gioia che stai vivendo", conclude un commosso Livio Berruti.

 

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