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Novak Djokovic e il genocida, la foto che travolge il campione: con chi si è fatto ritrarre

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Nel mirino ci finisce ancora Novak Djokovic, il tennista e fuoriclasse croato, non nuovo a colpi di testa o situazioni imbarazzanti. Ora è finito nella bufera per una fotografia scattata lo scorso 18 settembre, mentre stava trascorrendo alcuni giorni di vacanza in Bosnia-Erzegovina.

 

Il punto è che Djokovic è stato fotografato insieme a uno dei soldati che presero parte al genocidio di Srebrenica, il drammatico episodio della Guerra in Bosnia in cui furono uccise oltre 8mila persone, 8mila bosniaci, in quello che era un piano di "pulizia etnica".

Il soldato con cui si è fatto ritrarre il tennista è Milan Jolovic, x comandante dell'unità paramilitare nota come 'Drina Wolves' (I lupi di Drina), che partecipò al massacro pur non essendo stato successivamente condannato per crimini di guerra.

 

Lo scatto incriminato, nei Balcani, ha dato il là a una furibonda polemica. Un episodio che per certi versi ricorda quanto accaduto nel giugno del 2020, quando in piena pandemia, Djokovic organizzò e disputò il cosiddetto Adria Tour, torneo tennistico senza alcun tipo di restrizione nel bel mezzo della pandemia che stava colpendo tutto il pianeta.

 

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