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Max Verstappen, perché Michael Masi lo può rovinare: "Nel mirino", voci dai vertici Fia prima dell'ultimo Gp

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La trattativa tra Michael Masi e la Red Bull in gara a Jeddah ha lasciato in tanti sgomenti in mondovisione. L’offerta del Direttore corse della Fia e Jonathan Wheatley, direttore sportivo di Milton Keynes, ha scontentato tutti, anche Christian Horner, numero uno del muretto del team, che ha chiuso la domenica con un eloquente: “Ci è mancato Charlie Whiting”, il predecessore di Masi, scomparso nel marzo 2019. 

 

“Masi non sembra mostrare il carisma necessario per il ruolo che ricopre”, ha sottolineato il giornalista Andrea Cremonesi nell’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, che si è addentrata ad illustrare alcune indiscrezioni emerse nel paddock: “Anche se non è escluso un avvicendamento (in riferimento a Masi, ndr), Fia e Liberty si stanno muovendo per rafforzare la Direzione Gara”. 

Max nel mirino
Lo stesso Cremonesi ha poi lasciato intendere che, dopo quanto accaduto in pista a Jeddah, Max Verstappen è stato messo nel mirino dai Commissari in vista della corsa finale di Abu Dhabi: “Il Direttore di Gara ha segnalato l’incidente e i Commissari, pur constatando il concorso di colpa, hanno dato torto a Max”, e ha proseguito notando che non si è intervenuti con una sanzione più pesante di 10 secondi, nonostante una decelerazione di 2,4 G per “il comportamento di Lewis, che avrebbe dovuto essere più attento. La disattenzione di Hamilton ha aiutato Max, perché in questi casi viene applicata una sezione di 20”. Poi si conclude: “Ma in generale ai Commissari il comportamento di Max, seppure non sanzionabile perché non ha procurato collisioni ‘importanti’, non è piaciuto. E l’olandese è atteso al varco”.

 

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