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Mondiale per club, il poliziotto ex missionario mormone di Tahiti che sfida il Chelsea

Daniele Dell'Orco
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Il Mondiale per club che inizia oggi ad Abu Dhabi proporrà sfide affascinanti come quella, presumibile, tra il Chelsea campione d'Europa e il Palmeiras dominatore della Copa Libertadores, che si contenderanno il trofeo intercontinentale (12 febbraio la finale). La nuova formula di quella che fu una gara secca tra la più forte squadra del Vecchio Continente e quella del Sudamerica mette però in gioco dei veri e propri sparring partner, che magari col grande calcio hanno poco a che vedere, ma che portano in dote storie di vita davvero curiose. Come quella di tale Rooarii Tinirauarii, uno dei "calciatori", tra molte virgolette, della squadra tahitiana AS Pirae, composta interamente da dilettanti.

I polinesiani, che già non vengono da un continente con memorabile tradizione calcistica, si ritrovano a competere con i Blues, con il Palmeiras, con gli egiziani dell'Al-Ahly, con i sauditi dell'Al-Hilal e con i messicani del Monterrey quasi per caso, visto che sono subentrati dopo la rinuncia dell'Auckland per via delle restrizioni legate all'emergenza Covid in Nuova Zelanda. Nelle loro fila militano studenti, lavoratori, vigili del fuoco, e persino lui, Rooarii Tinirauarii, attaccante 24enne ex missionario mormone in Africa. Oggi di mestiere fa il poliziotto e per poter partecipare al mondiale per club ha dovuto scrivere una lettera al capo della polizia per avere un permesso speciale, visto che non aveva più ferie da poter sfruttare. «Non posso credere che tutto questo stia realmente accadendo», ha detto al sito della Fifa, «ogni volta che mi sveglio mi ci vogliono pochi secondi per rendermi conto che non sto sognando ma sono realmente al Mondiale per Club. È pazzesco pensare che il mio nome sarà nella lista della squadra insieme a Kanté, Thiago Silva, Lukaku». Da piccolo, Rooarii ammirava Ronaldo il Fenomeno e sognava di emularlo nel grande calcio. Tra una carriera giornalistica conclusa presto e l'esperienza in divisa, Rooarii si è regalato due anni in Togo, a diffondere la fede. Prima di partire per gli Emirati, Rooarii ha ricevuto un messaggio speciale: «Me lo ha mandato un missionario che era lì con me. Mi ha augurato buona fortuna. E mi ha detto: "Per favore, segna un gol alla Coppa del Mondo per club per me e per tutti i missionari"». Per riuscirci, oltre che al Libro di Mormon, dovrà raccomandarsi anche al signor Mohamed Obaid Al-Naqbi, 28 anni, che oggi alle 17.30 italiane difenderà la porta dell'Al Jazira, campioni emiratini. In caso di (clamoroso) successo, i polinesiano dovrebbero affrontare un secondo turno contro l'Al-Hilal e poi cavalcare in semifinale contro una tra Palmeiras e Chelsea, che attenderanno il loro momento (martedì 8 e mercoledì 9) godendosi nel frattempo degli sprazzi di calcio... divino.

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