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Charles Leclerc, team radio con Binotto: "Posso farlo?", "No". La follia durante il Gp d'Australia

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"Che macchina che mi avete dato ragazzi". Charles Leclerc è raggiante: la sua Ferrari domina il Gp d'Australia, il pilota monegasco centra pole position, vittoria e giro veloce in un weekend perfetto e alla radio con Mattia Binotto non trattiene l'entusiasmo. Lo stesso ai microfoni dei giornalisti, dopo la terza gara del Mondiale di Formula 1: "In qualifica eravamo molto veloci, ma pensavamo a un gap più piccolo in gara con la Red Bull. Invece oggi la macchina era una bestia, potevo fare quello che volevo. L'unico punto ancora da migliorare è la ripartenza dopo la safety car, ma a parte quello è stata una gara buonissima. Alla fine la gara l'ho fatta un po' da solo davanti, e per motivarmi chiedevo di fare giri veloci. Il team voleva farmi stare tranquillo ma all'ultimo giro ho spinto un po'", ha detto a Sky Sport. E lo scambio di battute sul giro veloce con il box, nel teamradio, è già diventato virale su Twitter alla voce "Leclerc è matto"

 

 

 


"Non so quale sia stato il problema ma nel complesso è stato un week-end negativo, non potevo lottare con Leclerc. Stavo difendendo il secondo posto perché non avevo pressione, ma bisogna concludere le gare e non lo stiamo facendo". Profondamente deluso, invece, Max Verstappen, costretto al ritiro per un problema meccanico della sua Red Bull, per la seconda volt su tre prove. "Non pensavo questo graining, dobbiamo capire perché sia successo - sottolinea il campione del mondo in carica -. Il problema affidabilità segnerà il Mondiale? Lo sta facendo, siamo già molto lontani e sarà molto difficile rimontare".

 

 



Altrettanto scaramantico, ma in segno opposto, Binotto: "In questo inizio di stagione ci siamo dimostrati veloci e competitivi. Ci concentriamo su noi stessi, non sugli altri. Sappiamo che per vincere dobbiamo fare tutto perfettamente. E' la nostra mentalità. Girare la macchina girare così in condizioni difficili, di caldo, è una bella soddisfazione. Abbiamo alzato l'asticella. Non era un pensiero che avevamo di essere così avanti, speravamo di essere competitivi. Sappiamo che è solo l'inizio, ma è tanta roba. Non vediamo l'ora di arrivare a Imola in questo stato di forma".

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