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Nikita Mazepin rovinato da Putin: sanzioni contro i russi, quanti mlioni gli congelano in Sardegna

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Non solo una carriera rovinata. Il russo Nikita Mazepin, fino allo scorso 5 marzo pilota di Formula 1 nella scuderia Haas, costretto allo stop dalla guerra in Ucraina, per colpa del suo presidente Vladimir Putin ci rimette anche 100 milioni di euro. E' stato infatti eseguito un provvedimento di congelamento dei beni nei confronti del 23enne di Mosca e di suo padre, il miliardario Dmitry Arkadievich Mazepin, avente come oggetto un complesso immobiliare a uso residenziale a Portisco nel comune di Olbia in Sardegna. I beni hanno un valore di circa 105 milioni di euro e, come emerso dalle verifiche, sarebbero riconducibili ai due per il tramite di un veicolo societario estero. La misura è scattata nell'ambito degli accertamenti per l'individuazione delle risorse economiche riconducibili ai soggetti che sono stati inclusi nell'allegato I del regolamento Ue 269/2014, vale a dire gli oligarchi russi coinvolti nella gestione del potere del Cremlino.

 

 

 



Quando la Haas aveva pensato di stracciare il suo contratto, Nikita non aveva nascosto la sua rabbia scrivendo sui social: "Sono molto deluso. Nonostante le raccomandazioni Fia e il fatto che avessi detto sì a ogni condizione pur di andare avanti, tutto è stato ignorato: è stata una scelta unilaterale. Grazie per chi ha cercato di capire. Ho fatto tesoro del mio periodo in F1 e spero di poter tornare in tempi migliori. Dirò altre cose prossimamente". Non sapeva che il peggio per lui sarebbe dovuto ancora arrivare.

 

 

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