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Andrea Pirlo e l'oligarca russo: come ha bruciato mezzo milione di euro

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Disavventura per Andrea Pirlo, che forse pensava di poter fare un buon affare approfittando dei problemi di un oligarca russo, che a causa delle sanzioni imposte dall’Occidente, e quindi anche dall’Italia, aveva pensato di sbarazzarsi in fretta e furia si una lussuosa villa situata a Forte dei Marmi. L’ex calciatore, prossimo all’esperienza da allenatore in Turchia, aveva versato una caparra da mezzo milione di euro, ma è rimasto beffato perché la villa è stata sequestrata.

 

 

L’affare si sarebbe dovuto concludere entro il 31 agosto, con Pirlo che avrebbe dovuto versare altri 2,6 milioni per assicurarsi una delle due strutture in vendita. Il Tribunale civile di Lucca ha però disposto il sequestro della proprietà di lusso perché l’oligarca russo non ha mai corrisposto all’agenzia immobiliare i 250mila euro che le spettavano per il servizio effettuato. Di conseguenza il legale dell’agenzia ha presentato la denuncia, dando inizio alla causa civile che ha portato al sequestro della villa.

 

 

A pagarne le spese, quindi, anche Andrea Pirlo, che aveva già versato una caparra di 500mila euro. Con lo scoppio della guerra in Ucraina a causa dell’invasione russa ordinata da Vladimir Putin, l’oligarca proprietario della villa aveva deciso di sbarazzarsene, tra l’altro dopo aver pagato oltre 7 milioni per assicurarsi entrambe le strutture di lusso che compongono il complesso. Ora Pirlo dovrà attendere che la situazione si sblocchi, ma potrebbe volerci parecchio tempo.

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