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Josè Mourinho sbrocca contro il giornalista: "Sei scarso. Quando hai il sedere..."

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“I cambi nell’intervallo? Questa è una domanda da giornalista scarso. Troppo facile parlare dopo, anche se poi magari quello scarso sono io. Mi è capitato di lavorare come commentatore televisivo, accidenti quanto è piacevole. Ma quando hai il sedere su una panchina vi assicuro che è tutto molto più difficile”. Ci va diretto José Mourinho contro una delle penne friulane presenti alla Dacia Arena, che gli aveva chiesto del perché dei cambi di Belotti e Celik per Cristante e Karsdorp. Mou temeva una trasferta complicata, e così è stato, cadendo per 4-0: “L’Udinese è una squadra che se va in vantaggio sa fare tutto. Si difende con il blocco basso, riparte in contropiede con qualità, perde tempo quando serve. In più sa educare i raccattapalle che a 12 anni non restituiscono velocemente il pallone. Questa cosa da noi non accade... Sono stati bravi anche loro”.

 

Mou contro Maresca: “Non adatto alle nostre caratteristiche”
Quella contro il giornalista è pur sempre una battuta, ma intanto i suoi hanno perso malamente contro l’Udinese di mister Andrea Sottil, arrivato in estate dall’Ascoli per allestire una squadra super competitiva in questo avvio. Mourinho, intanto, al fischio finale non ha cercato alibi: “Non possiamo dire che abbiamo perso per l’arbitro dopo un risultato del genere, anche se Maresca non ha un profilo adatto alle nostre caratteristiche — ha tuonato ancora il portoghese —. È perfetto per chi gioca in casa e ha diretto secondo i suoi standard, senza combinare disastri. Lo sapevamo già, quando abbiamo visto la designazione. In una partita fisica, con tanti falli, ha dato il primo cartellino giallo all’artista della serata”. Si riferisce a Dybala, che “è stato il migliore in campo, fantastico” ma non è bastato alla Roma. 

 

Mou minimizza il ko: “Abbiamo l’EL da pensare. Abraham non preoccupa”
"La spiegazione è semplice - sottolinea Mourinho - abbiamo regalato due gol che hanno segnato la partita. Il primo e il secondo. Peccato, perché l’inizio era stato di qualità e proprio Paulo aveva sfiorato l’1-0. Purtroppo abbiamo avuto la sfortuna di commettere errori individuali che in quanto tali sono errori collettivi, di tutti noi. A cominciare da me”. Ora bisogna guardare in avanti: “Io preferisco perdere una volta 4-0 che quattro volte 1-0. L’ho detto anche alla squadra, infatti, ora voglio tornare dai miei giocatori che hanno bisogno di me. Capisco che sia duro per i nostri tifosi ma ripartiremo subito: giovedì c’è una partita di Europa League e in campionato abbiamo 10 punti. Possiamo continuare la nostra strada, in classifica siamo tutti lì. E con l’Udinese ci rivedremo a Roma”. La notizia incoraggiante riguarda Abraham, uscito con un problema a una spalla: “Non dovrebbe essere una cosa grave tipo Zaniolo. Non sono preoccupato per Tammy”.

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