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Ucraina, ecco perché la guerra non deve spegnere lo sport italiano

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Gianluca Mazzini
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Per l'emergenza energetica la Germania sta per varare un piano anticrisi da 65 miliardi di euro, la Francia da 50. In Italia il governo "dei migliori" non ha ancora definito cifre ma ha già indicato alcune misure decisive: caloriferi giù di due gradi (a Bolzano come a Palermo) e docce brevi. Per il caro bollette vedremo. Ha ragione l'ex Presidente di Confindustria Emma Marcegaglia quando ricorda all'esecutivo che gli imprenditori italiani pagano sette volte di più l'energia dei colleghi americani ma è proprio l'America ad aver promosso le sanzioni anti-russe. È evidente che se Bruxelles non cambia politica sulla guerra tra Zelensky e Putin, l'Italia rischia il tracollo.

 

 


Tra i settori più esposti c'è lo sport che però non sembra nell'elenco emergenziale che sta valutando Draghi. Parliamo di un comparto con quasi 7mila aziende e 200 mila lavoratori che oltre alla valenza economica ne ha una sociale. È quel "farmaco naturale" che non può essere negato una seconda volta agli italiani che hanno già sopportato le chiusure di palestre e piscine per l'emergenza covid.

 

 

Fanno riflettere le parole del presidente della Figc Gabriele Gravina: «Siamo in una situazione peggiore della pandemia e non abbiamo contromisure». Emblematico l'esempio del Centro di Coverciano dove si allena la Nazionale, con la bolletta elettrica passata dai 26 mila euro di maggio ai 79 mila di luglio. Se rischia di chiudere Coverciano come faranno le società dilettantistiche? Grande preoccupazione per il mondo del fitness. Con la chiusura delle palestre causa covid sono andati in fumo 2 miliardi di euro e adesso si rischia la replica. Anche perché l'80% delle palestre sono costituite da piccoli club che operano in strutture di dimensioni che variano tra i 500 e i 1000 mq. Come si farà a riscaldarle? Paolo Menconi presidente IFO (International Fitness Observatory) spiegava qualche tempo fa: «Persone di tutte le età vanno in palestra per stare bene anche dal punto di vista psicologico». Stesso discorso perle piscine. Il sindaco di Milano Sala ha già ventilato la chiusura al mattino delle "comunali" se non ci sarà un cambio di scenario. Un primo passo nella direzione sbagliata.

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