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Paulo Dybala, una bomba sulla Juve: "Cosa è successo negli ultimi anni"

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“La Juve? Aveva tanti progetti, ma gli ultimi anni a Torino sono stati difficili”. Lo dice sicuro e convinto Paulo Dybala, e lo fa dal ritiro di Miami, dove con la sua Argentina prepara le amichevoli pre-Mondiali contro Honduras e Giamaica. La Joya ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalle scarpe: "A Roma sono tornato protagonista — ha aggiunto ai microfoni di TycSports— Gli ultimi anni alla Juve non sono stati facili, cambiare aria mi ha fatto bene. Mourinho mi ha chiamato e in pochi minuti ho deciso. Lui, come anche Tiago Pinto (d.g. giallorosso, ndr), mi ha parlato del progetto e della voglia di continuare a vincere come fatto lo scorso anno (quando in casa giallorossa è arrivata la Conference League)”.

Dybala: “Inaspettato essere rimasto senza contratto, volevo rimanere in A”
Nell’intervista, quindi, Dybala è entrato più nel dettaglio sul mancato rinnovo con la Juve: "'Essere rimasto senza contratto è stato inaspettato, perché avevo un accordo da rinnovare, ma poi le cose sono cambiate da parte del club e dell'allenatore, che avevano in mente un nuovo progetto”. La scelta di rimanere in Serie A è stata anche legata al Mondiale. "Ho giocato tanti anni alla Juventus ed è stato difficile andare in un altro club in Italia. Conosco il campionato, ho giocato tanti anni e sapevo che non avrei avuto bisogno di ambientamento. Oggi sono qui, con l'illusione di partecipare al Mondiale".

Dybala: “L’Argentina? Non potevo mancare al ritiro pre-Mondiali”
L'infortunio accusato nel riscaldamento contro l’Atalanta, non pare nulla di grave: “Avevo un affaticamento, sentivo che non ero al 100% e i medici lo sapevano. Era necessario saltare una partita prima che potessi saltare un mese. Lo hanno capito, per fortuna poi i risultati degli esami sono andati bene”. Così, ha potuto raggiungere i suoi compagni dell’Argentina in ritiro, l’ultimo prima dei Mondiali in Qatar: “Quando si avvicina il Mondiale si vuole sempre andare in Nazionale, non volevo mancare — ha concluso — Tutti lavoriamo per andare in Qatar, poi sarà il c.t. che farà la lista. Personalmente lavorerò nello stesso modo: dando tutto col mio club anche per far sì che il ct mi veda e conti su di me”.

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