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Cristiano Ronaldo, "uno stregone per rovinarlo": Pogba, il caso si complica

Leonardo Iannacci
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Sfregatevi gli occhi, datevi un pizzicotto. La vicenda fratricida tra Mathias e Paul Pogba, più simile a un canovaccio di un noir di serie B, sta assumendo contorni sempre più grotteschi, perfidi. E accade nei giorni in cui la Juventus, in crisi di risultati e credibilità, si sta chiedendo cosa fare del futuro e se fare qualcosa: ieri infatti si è svolto un arroventato Cda societario (il bilancio della stagione 2021/2022 è stato approvato con una perdita d'esercizio record di 254,3 milioni di euro) durante il quale si è esaminato il momento nero che la squadra sta vivendo, staccata in campionato e con un piede e mezzo fuori dalla Champions.

 

Ma torniamo alla telenovela Pogba. Dal carcere nel quale è rinchiuso con l'accusa di estorsione e associazione per delinquere Mathias, fratello del centrocampista della Juve, sono emersi nuovi inquietanti particolari. Legato ad ambienti subdoli e in rotta con Paul, questo losco figuro avrebbe raccontato via social dettagli (veri?) che avrebbero avuto per protagonista il celebre fratello sin dai tempi del campionato europeo 2016 quando la Francia incontrò in finale il Portogallo di Ronaldo, perdendo 1-0.

SEGUACE DEL SANTONE
A sentire Mathias, Paul sarebbe ormai da tempo un "seguace convinto della stregoneria" e avrebbe versato a un santone di nome Ibrahim, presentatogli da Serge Aurier, personaggio molto vicino a calciatori e stelle dello spettacolo, somme sino a 100mila euro per condizionare partite, far infortunare avversari e frenare l'ascesa di compagni si squadra. Magia nera, insomma. Tra le prime vittime chiamate in causa da Mathias ci sarebbe stato nientemeno che Mbappè. Ma la stella del Psg ha subito fatto cadere la cosa, schierandosi con Paul e non prestando certo fede ai racconti dal Pogba sbagliato.

Un secondo, inquietante episodio evocato ieri da Mathias è stata la finale dell'Europeo 2016: «Lì accaddero cose strane, persino l'invasione di falene», ha detto. La partita, vinta dai lusitani, registrò l'infortunio di Ronaldo ma la fattura fallì: la Francia non vinse. Tra valigette misteriose e buste con il denaro incriminato consegnate da oscuri emissari, sempre con Paul presunto pagatore, ci sarebbero stare secondo Mathias altri passaggi illeciti di 100.000 euro: prima nel Mondiale 2018, vinto dalla Francia e poi, frutto di un rapporto sempre più stretto tra Paul e questo stregone, in tempi più recenti all'Old Trafford di Manchester.

 

Stavolta con tanto di pizzini (!) piantati nel terreno dello stadio dello United e contenenti maledizioni contro gli avversari di CR7. Mathias, in galera da sei giorni, ha poi continuato ad accusare il fratello in tre video, così tristemente riassumibili: «Paul è una persona malsana, ha architettato tutto per farmi incarcerare. È un piccolo principe viziato, egoista, ipocrita e impregnato del suo ego. Da tempo ha contatti con vari ambienti malavitosi». Fratelli-coltelli? Oppure sono i Romolo e Remo del nuovo millennio i due Pogba-boys? Potete definirli come volete. Uno ha torto, l'altro ha sicuramente ragione. E noi pensiamo già chi, fra Paul e Mathias. La morale che ricaviamo, però, è che questa triste telenovela sia solo una squallida e grottesca rappresentazione della miseria umana più bieca. E fratricida.

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