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Erling Haaland, 3 gol allo United per vendicare il papà

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Nel nome del padre. La tripletta di Erling Haaland al Manchester United, oltre che consegnare al City il derby con uno spaventoso 6-3 complessivo (gli altri 3 gol sono stati firmati da Foden), è anche la più roboante e clamorosa forma di "vendetta privata familiare" nel mondo del calcio. I numeri del centravanti norvegese sono impressionanti: 14 gol in Premier League, a segno in 7 gare su 8 giocate, 17 reti nelle sue prime 11 presenze in Inghilterra tra campionato e coppe, una doppietta e tre triplette. Un uomo chiamato record. E Pep Guardiola si sfrega le mani.

Le tre zampate di Haaland hanno fatto esultare come un matto suo papà Alfie Inge, presente in tribuna all'Etihad Stadium e subito inquadrato dalle telecamere. Aveva forse un motivo in più per far festa: pensare al nome del suo nemico giurato Roy Keane, l'ex bandiera dello United che di fatto ne aveva decretato la fine da calciatore. E lì, in quel match tra City e Red Devils risalente all'ormai lontano 2001, c'è chi vede l'origine della furia scaricata da Erling in campo.

 

 



Nel 1997, nel corso di un match tra Leeds e United, Haaland padre fece un fallo molto duro su Keane. Quattro anni dopo, con Haaland passato (pure lui) al City, Keane si vendicò nella maniera più brutale con un intervento proditorio sul ginocchio del norvegese. "Avevo aspettato abbastanza - rivelò il centrocampista irlandese -. L’ho colpito dannatamente forte. La palla era là (credo). Beccati questo stra***o. E non provare mai più a ghignarmi in faccia che sto simulando un infortunio". Oggi è arrivata la rivincita firmata Erling che avrà fatto versare almeno una lacrima al carnefice di papà. 

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