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Bagnaia, "chiamatelo Dottore": il miracolo in MotoGp

Lorenzo Pastuglia
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La gioia negli occhi di chi sa che ora dipende tutto da lui. La settima vittoria di stagione in Malesia, proietta Francesco "Pecco" Bagnaia a un passo dal primo titolo MotoGp della carriera. Bastano due punti a Valencia (6/11), nella tappa che ci dirà il destino di questa stagione. Vittoria o meno, una cosa l'abbiamo capita: Pecco è un talento da gustare anche nelle stagioni a venire. Quello che serviva all'Italia dei motori, ancora colpita dall'addio di Valentino Rossi e con un proprio beniamino da tifare a squarciagola.


In attesa di vedere Enea Bastianini dargli battaglia nel 2023 con gli stessi colori di Borgo Panigale, Bagnaia già convince: faccia da bel ragazzo, mai una parola scomposta nelle interviste. Un giovanotto di 25 anni che è maturato in pista, mettendo da parte gli errori di troppa foga visti a Losail, Le Mans, Sachsenring e Motegi. Esempi per fortuna limitati, di una stagione fatta di vittorie stupende e grandi rimonte. Dalla caduta in Germania, quando era sesto tra i piloti a -91 da Fabio Quartararo, oggi il parziale schiacciante è di 177 punti a 63 per il torinese, che in Australia, due domeniche fa, si è preso la testa della classifica. Un pilota nato con uno stile che ha saputo reinventare nel tempo, entrando con più aggressività in curva, come prima non faceva.


PREZIOSI CONSIGLI

Grazie anche ai preziosi consigli di Valentino Rossi: l'idolo insieme a Casey Stoner, nonché l'allenatore eccellente che insieme ad altri piloti - Luca Marini, Franco Morbidelli, Marco Bezzecchi, i più giovani Andrea Migno e Celestino Vietti - lo ha cresciuto a suon di allenamenti nel suo Ranch di Tavullia. Proprio il Dottore lo chiamò nella sua Academy nel 2014, dopo i periodi difficili con il Team Italia. Lo stesso che potrebbe aver fatto sbocciare un talento pronto a rompere un'egemonia spagnola durata troppo a lungo, dal 2012 al 2020, prima che Quartararo spezzasse il filotto di sucessi nel Gp-bis di Misano l'anno scorso. Proprio Fabio, il grande amico che Pecco già sfidava in pista dai tempi delle minimoto. E con cui giocava quando non c'era da darci dentro col gas, passando le ore nei box creati a hoc durante le gare, mentre i loro genitori passeggiavano intorno al circuito.

TANTE PASSIONI

Una volta cresciuto, poi, Pecco è passato dal suo Piemonte alle verdi Marche: oggi vive a Pesaro, a due passi dal porto, insieme alla sua fidanzata, Domizia Castagnini (due mesi più grande di lui, di cui si innamorò perdutamente sei anni fa) e col loro bassotto: Turbo. Un nome, un programma, ma cosa ci si può fare se il padrone è appassionato di velocità? Il ducatista, però, è molto legato anche alla sorella Carola, che lo segue nei circuiti di tutto il mondo. Una sorta di boss, rispettata anche da Filippo (l'altro fratello). Tra le tante passioni fuori dalle piste, quindi, ci sono le sneakers e il cibo. Bagnaia ne conta almeno 60 paia, «ma di quelle ho perso il conto» ha raccontato di recente. Poi la pasta all'amatriciana, di cui va matto: «Un po' come la vittoria in rimonta quest' anno al Mugello». Ma anche il tifo per la Juve, l'Nba, le partite con papà Pietro a paddle, lo sci e la pesca: le ultime due ottime, per staccare quando la vita ti porta sempre a tutto gas. 

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