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Inter, missione compiuta: asfaltato il Plzen, nerazzurri agli ottavi

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(LaPresse) - Missione compiuta. L'Inter supera nettamente il Viktoria Plzen per 4-0 a San Siro e si qualifica per gli ottavi di finale di Champions League con un turno di anticipo, estromettendo a sorpresa il Barcellona. E sì, perché subito dopo il sorteggio di fine agosto in molti vedevano l'Inter come inevitabile terza alle spalle di Bayern Monaco e blaugrana, invece i ragazzi di Simone Inzaghi con due vittorie sui catalani ottengono una più che meritata qualificazione. Come prevedibile contro il Plzen, già eliminato, vincere è stato come bere un sorso di birra: una pura formalità.

E' servita poco più di mezzora ai nerazzurri per regolare la formazione ceca grazie alle reti dei due veterani Mkhitaryan e Dzeko, autore di una doppietta. Poi nel finale gioia anche per il rientrante Lukaku, autore del quarto gol. Ancora una volta protagonista della partita un super Dimarco, a tratti imprendibile sulla sinistra. Ora la testa può andare sul campionato per provare a ridurre il divario da Napoli e Milan prima della sosta per il Mondiale. Ma intanto, alla vigilia dell'importante appuntamento con il Cda di venerdì, l'Inter grazie alla qualificazione agli ottavi di Champions si assicura un bel gruzzoletto per andare a rimpinguare le casse societarie. Cosa che non guasta. Nell'Inter, Simone Inzaghi (in tribuna perchè squalificati, in panchina c'è Farris, ndr) ritrova in panchina Lukaku, in attacco confermati Dzeko e Lautaro. Per il resto in difesa torna Bastoni al fianco di Skriniar e Acerbi; a centrocampo si rivede Dumfries a destra con Barella, Calhanoglu come regista, Mkhitaryan e Dimarco a sinistra. Nel Plzen, il tecnico Belik si affida in avanti all'unica punta Bassey con Jirka, Vlkanova e Mosquera sulla trequarti.Come prevedibile, l'Inter si riversa subito nella metà campo avversaria.

Nerazzurri pericolosi nei primi minuti con Lautaro che non arriva all'appuntamento, su un cross insidioso di Dimarco da sinistra. I cechi si difendono ma senza rinunciare ad attaccare, non avendo niente da perdere. Spinta dal boato di San Siro, la squadra di Inzaghi continua a spingere ma senza riuscire a trovare spazi nell'attenta difesa avversaria. Per cercare di 'stanare' i difensori del Plzen, l'Inter prova anche con le concolusioni dalla distanza di Calhanoglu e di Acerbi. Poco prima della mezzora, Inter vicinissima al vantaggio due volte nel giro di pochi secondi con Dimarco e Mkhitaryan. Il portiere ceco Stanek prima si salva due volte da campione, poi grazie all'esterno della rete. Poco dopo la mezzora, altra clamorosa occasione fallita dall'Inter con Dzeko che devia a lato da due passi un cross rasoterra del solito Dimarco. Il gol è nell'aria e arriva meritato al 35' con un colpo vincente di Mkhitaryan, su cross dalla sinistra di Bastoni. Sbloccato il risultato l'Inter ha un attimo di rilassamento che potrebbe risultarle fatale, il Plzen prova ad approfittarne sfiorando il pari con un tentativo di Tijani. Fiutato il pericolo, l'Inter si rifionda in avanti con il solito Dimarco. Dai suoi piedi nasce l'ennesima occasione, fallita questa volta da Lautaro. Va meglio pochi minuti dopo, quando l'assist di Dimarco viene questa volta tramutato da Dzeko nel gol del raddoppio.

Il secondo tempo è poco più di un allenamento per l'Inter, che si limita a controllare i tentativi del Plzen di accorciare le distanze. Quando poi si distende, la squadra nerazzurra è sempre pericolosa in particolare con le scorribande sulla sinistra di un Dimarco in formato 'Roberto Carlos'. Il tris lo sfiora anche Mkhitaryan con un bel destro a giro dal limite che scheggia il palo. Poi Lautaro con una deviazione di destro, su assist di chi se non di Dimarco, sventato dal portiere. Micidiale invece Dzeko al 66', quando su assist in area di Lautaro batte di sinistro il portiere per il 3-0. Esplode ancora il boato di San Siro, con il pubblico tutto in piedi a cantare e ballare per celebrare i loro beniamini. A venti dalla fine, Farris inizia a fare rifiatare i titolari: fuori così Calhanoglu e Dzeko, dentro Asllani e Correa. Ovazione del pubblico per il Cigno di Sarajevo, così come per Dimarco quando poco dopo lascia il campo a Gosens. Nel finale c'è spazio finalmente anche per Lukaku, al rientro dopo due mesi di stop per infortunio. Entrato al posto di Lautaro, il bomber belga ci mette meno di cinque minuti per mettere anche il suo sigillo sulla vittoria dell'Inter con il gol del 4-0 all'87'

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