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Europa League, l'anno d'oro della "coppetta": cosa vedremo in campo

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Roberto Balestracci
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Quest'anno avremo una grande Champions con tre italiane, ma anche una grandissima Europa League. Molti la definiscono la "Champions-bis" e il motivo è presto spiegato: le partecipanti. Se infatti una volta questa competizione era spesso snobbata, quest' anno il blasone della competizione è elevatissimo, sia per le formazioni presenti dall'inizio, sia per quelle arrivate dalla Champions League. Dalla regina delle competizioni europee arrivano: Barcellona, Juventus, Siviglia, Shakhtar Donetsk, Salisburgo, Ajax, Bayer Leverkusen e Sporting. In più, già presenti dalla fase a gironi, ci sono Arsenal, Manchester United, Roma, Betis, Real Sociedad e Psv. Insomma, mica male.

 

 

Come funziona ora? Innanzitutto si parte con i sorteggi di Nyon questo lunedì alle 13 (diretta sul sito Uefa o su Sky). Prima di arrivare agli ottavi di finale, ci sarà un ulteriore passaggio ovvero le otto squadre scese dalla Champions che si incontreranno con le seconde qualificate dei gironi di E-League. Le vincitrici poi troveranno le prime classificate. La fase finale si preannuncia di alto livello e alzare la coppa a maggio nello stadio Puskás Aréna di Budapest, avrebbe un grande sapore. Oltre al blasone e alla gloria, c'è anche un lato economico che interessa e non poco.

 

 

Chi arriva in fondo all'Europa League e la vince, tra bonus e parte fissa, si porta a casa dalla Uefa quasi 15 milioni di euro. Non un'esagerazione certo, ma comunque una buona cifra che può quasi raddoppiarsi con i diritti tv, i botteghini e tutto ciò che ne deriva. Non solo Europa League, anche la Conference League, come successo alla Roma lo scorso anno, può diventare luogo di successo. La Fiorentina, che troverà anche la Lazio, questo lo sa e dopo aver passato il girone da seconda, dovrà affrontare una delle terze dell'Europa League.

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