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Juventus, si dimette tutto il cda: lascia anche Agnelli, plusvalenze e ombre

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Tutto il cda della Juve si è dimesso. Tutti, anche il presidente Agnelli. Le dimissioni in blocco sono arrivate all'unanimità dopo un consiglio straordinario che si è tenuto in serata. Dunque a lasciare, come riporta Repubblica, sono Andrea Agnelli, il suo vice Pavel Nedved, l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene, e poi Laurence Debroux, Massimo Della Ragione, Katryn Fink, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio, Giorgio Tacchia e Suzanne Keywood. Il nuovo direttore generale è Maurizio Scanavino, amministratore delegato del Gruppo Gedi che edita La Repubblica.

Secondo quanto scrive la Gazzetta dello Sport, la decisione sarebbe una conseguenza diretta dell’inchiesta aperta dalla procura di Torino con l'accusa di falso in bilancio, a cui si aggiungono anche le ultime contestazioni della Consob. Il cda dimissionario della Juventus si era insediato il 19 maggio 2010. Ecco perché si può parlare della fine di un'era dirigenziale.

Dopo le prime indiscrezioni, anche la squadra adesso ha confermato tutto: “Su proposta del presidente Andrea Agnelli e onde consentire che la decisione sul rinnovo del Consiglio sia rimessa nel più breve tempo possibile all'Assemblea degli Azionisti tutti i componenti del Consiglio di Amministrazione presenti alla riunione hanno dichiarato di rinunciare all'incarico - si legge in una nota diffusa dalla società - Per le stesse ragioni, ciascuno dei tre amministratori titolari di deleghe (il presidente Andrea Agnelli, il vicepresidente Pavel Nedved e l'amministratore delegato Maurizio Arrivabene) ha ritenuto opportuno rimettere al Consiglio le deleghe agli stessi conferite". Il Consiglio "ha, tuttavia, richiesto a Maurizio Arrivabene di mantenere la carica di Amministratore Delegato". Il cda della "Juventus proseguirà la propria attività in regime di prorogatio sino all'Assemblea dei soci che è stata convocata per il 18 gennaio 2023”.

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