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Leo Messi ha superato Maradona? La risposta arriva dal Qatar

Fabrizio Biasin
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La domanda ricorrente, in quanto "ricorrente", è tornata tra noi e non poteva essere altrimenti: «Messi è arrivato al livello di Maradona?». Anzi no, ora siamo arrivati alla versione 2.0, quella che fa persino più rumore e un po' mette i brividi: «Messi ha superato Maradona?». E siccome la faccenda è stucchevole al punto giusto, eccoci qui a offrire la nostra risposta, ovviamente non richiesta. Vince Diego. Sempre. Anche adesso che i riflettori sono tutti su quell'altro fenomeno e a prescindere da quel che accadrà domenica (alle 16 è in programma la finalissima).

 

 

Sia chiaro, chi vi scrive è un fan clamoroso di Leo, lo adora da sempre, ne apprezza la professionalità, la capacità di "fare gruppo", l'evoluzione in questa fase della carriera che lo ha portato a diventare più "cattivo" e a programmare con enorme intelligenza il suo approccio alla rassegna. Oh, è arrivato nel deserto in forma strepitosa. Poi però tocca mantenere la giusta lucidità. "Quell'altro", Diego, semplicemente non è paragonabile con nessuno. E non stiamo parlando solo di "contorno", di quel che Maradona ha lasciato a livello di leggende metropolitane, aneddoti, prese di posizione, gossip, amori e avventure, vizi, errori, rinascite, tutto, ma anche solamente per tutto quello che ha detto "il campo". Messi col pallone tra i piedi fa quello che vuole, esattamente come Diego. Ma il secondo ha giocato in un'epoca molto più complicata per chi doveva "offendere", quella in cui i difensori, all'occorrenza, ti suonavano come un tamburo.

 

 

Oggi quel trattamento lì non è più consentito, gli attaccanti sono assai tutelati e per chi sta dietro intervenire significa assumersi un rischio. Maradona aveva questa capacità di incassare e resistere che non è stata più di nessuno e, forse (senza forse), aveva un genio, una "musicalità", un'armonia col pallone tra i piedi che è impossibile rivedere nei suoi discendenti, anche quando si parla del suo più stretto e lussureggiante erede. Leo non ce ne vorrà (anche perché sai quanto gliene può fregare), ma Maradona non si batte. E non è una questione di «quel che deve ancora fare Messi per raggiungerlo», è proprio che Maradona "è" il calcio e, con il calcio, ha stretto un patto di quelli che durano sempre e per sempre.

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