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Milan-Inter in Arabia Saudita? Sparisce la bufera su San Siro

Gianluca Mazzini
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Dopo le 64 partite dei Mondiali in Qatar, ecco la risposta dell'Arabia Saudita. Per una settimana Riad diventa la capitale del calcio. Nello stadio principale della prima le semifinali e poi la finale di Supercoppa di Spagna vinta dal Barcellona. Domani si gioca la Supercoppa italiana tra Milan e Inter. Giovedì si chiude con il botto: Ronaldo, con una selezione saudita, contro Messi e il suo Psg. Una partita che suggella anche un'alleanza geopolitica tra due stati (Qatar e Arabia) da sempre rivali.

Questa settimana di "supercalcio" ha lo stesso scenario: lo stadio King Fahd (67mila spettatori) inaugurato nel 1987. Niente a che vedere con i cent' anni e la storia di San Siro che avrebbe garantito una cornice decisamente più appropriata alla sfida, ma i milioni versati dai sauditi per la partita hanno avuto la meglio. Per una volta saranno dimenticate le polemiche sull'abbattimento del Meazza. La situazione è ormai grottesca. Le società milanesi, o piuttosto le proprietà americana e cinese che le controllano, vorrebbero uno stadio tutto nuovo. Uno solo e non due di proprietà, come avviene in tutto il mondo.

La situazione di San Siro resta paradossale. I club minacciano (ma per qualcuno è solo un bluff) di trasferirsi armi e bagagli a Sesto San Giovanni, il sindaco Sala non sa che pesci pigliare e la politica si accapiglia. Il presidente del Senato La Russa, interista doc, ha annunciato che il Governo non metterà vincoli su San Siro. Smentito il sottosegretario Sgarbi che aveva definito un'oscenità l'abbattimento dello storico stadio e promesso il vincolo. Mentre in Italia si discute il calcio va avanti, ma non è detto nella direzione giusta. Adesso la rotta la decidono i petroldollari arabi. Fino a qualche anno fa il pallone sembrava dover cadere in mani cinesi. Adesso lo scenario cambia. Causa covid i cinesi si sono "ritirati" sostituiti da emiri e sceicchi. Che tutto ottengono come dimostra l'affare Ronaldo. L'acquisto di CR ha portato alla ribalta il calcio arabo. In pochi giorni l'arrivo del portoghese ha permesso al suo sconosciuto club, Al Nassr, di ottenere undici milioni di follower su Istagram. Fare i conti con la globalizzazione, ma difendere i tifosi è la sfida del calcio moderno. Sfida già persa dall'Italia come dimostra la grottesca vicenda di San Siro e un derby che si gioca a 5000 chilometri dal Meazza.

 

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