Cerca
Logo
Cerca
+

Inter, caccia a Morata? "Cosa c'è dietro davvero": ora tutto torna...

Claudio Savelli
  • a
  • a
  • a

Perché l’Inter pensa a Morata? Perché è il preferito di Simone Inzaghi. E perché è il preferito di Inzaghi? Primo, per l’età simile a quella di Lukaku, colui che sta sostituendo nei piani di mercato: Morata fa 31 anni a ottobre, da un certo punto di vista tanti, da un altro necessari perché gli altri tre componenti del reparto sono tutti under-30 e in più il 25enne Thuram ha sostituito l’ultranavigato 37enne Dzeko. Quindi serve un calciatore che sopperisca alla mancanza di esperienza più che di gol: il bottino dell’ultima versione del bosniaco è simile alle abitudini di Morata, che viaggia tra i 10 e i 15 a stagione. Wahi, 20enne francese del Montpellier, e Balogun, 22enne americano che l’Arsenal vuole valutare prima di mettere sul mercato al prezzo di 50 milioni, diventeranno quindi gli obiettivi primari in caso di partenza di Correa verso l’Arabia, ma non in luogo di Lukaku.

Il secondo motivo per cui Morata è in prima linea è tattico. L’Inter che sta nascendo è profondamente diversa rispetto a quella dell’ultimo biennio. Cambierà metà rosa ma gli addii che incidono di più sono quelli di Brozovic, Skriniar e Onana in quanto ottimi palleggiatori. Il croato e il portiere, in particolare, erano i due registi, dettavano i tempi di gioco e davano respiro alla manovra: Sommer e Calhanoglu possono sostituirli alla grande, ma con altre caratteristiche. Lo svizzero non ha la visione, la tecnica e la sicurezza di Onana, il turco è un regista meno elaborato di Brozovic.

DIVERSI
Ne consegue un’Inter meno avvolgente e più verticale, diretta, intensa. Se all’equazione si aggiungono Frattesi e Thuram, due che si esaltano nelle corse lunghe e nell’attacco dello spazio aperto, si arriva facilmente al risultato: la regia è spostata sulle fasce - ecco il motivo dell’arrivo di Cuadrado sulla destra da abbinare al corridore Gosens (o Carlos Augusto) come Dimarco viene associato a Dumfries e Lautaro sarà sempre più il riferimento in area di rigore.

Quindi serve un centravanti di corsa, abile a spingere il pallone, ad aprire gli spazi alle mezzali e al compagno di reparto: Morata è questo tipo di attaccante e non a caso ha reso di più in carriera quando ha agito da seconda punta (nella prima esperienza alla Juve al fianco di Tevez) mentre ha faticato da unica punta nel tridente. L’attacco a due, oltre alla Champions, è il motivo per cui lo spagnolo sembra preferire l’Inter al Milan, alla Roma e alla Juventus, che pure lo tengono sotto controllo. Al momento non c’è accordo né con Morata né - soprattutto - con l’Atletico. Il lavoro è appena iniziato ma il fatto che ieri in sede ci sia stato il primo incontro con gli agenti del giocatore è già indicativo: l’idea sta mettendo le radici. Si cercherà di abbassare i costi sia con il club (21 milioni sono troppi per uno in scadenza nel 2024) che con il giocatore (6 milioni netti all’anno la richiesta, senza poter usufruire del Decreto Crescita). 

MESSAGGIO A ROMELU
Il passato juventino dello spagnolo non è un problema considerando quanto successo con Lukaku. La Curva ha fatto sapere al primo di ritenerlo «un infame» che «ha tradito una tifoseria che lo aveva difeso nel momento di difficoltà». C’è modo e modo di amarsi e di salutarsi e quello sorridente e sobrio di Onana è sicuramente il migliore. Ieri, in silenzio, il portiere ha svuotato l’armadietto e abbracciato, non senza commuoversi, gli ormai ex compagni. L’Inter incassa 51 milioni più 4 di bonus dal Manchester United. Se Onana era a bilancio a poco meno di un milione, ecco il motivo di quell’“uno”: sono 50 milioni di plusvalenza puliti puliti che, più che a fare mercato ora, servono a sistemare il bilancio del prossimo anno e vivere con più serenità la stagione che sta per cominciare.

Dai blog