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Inter, quanti punti porta Sommer: le cifre, Onana già scordato

Claudio Savelli
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 L'Inter aveva scelto Yann Sommer mesi prima di vendere Onana, a dir la verità anni. Perché 1) da tempo è nella lista di Ausilio, 2) costa poco, 3) rende molto, 4) ha esperienza internazionale 5) ha dimostrato direggere la pressione di un grande club, anzi di volerla proprio perché se non ci giochi a 34 anni, quando? Le parole di Hoeness, uno dei massimi dirigenti del Bayern Monaco, sono di circostanza («Non possiamo mettere pressione a Neuer né comprare un portiere costoso»), Sommer si avvicina all’Inter perché sta convincendo il club bavarese a liberarlo. Il problema non sono quei famosi 4 milioni offerti rispetto ai 6 della clausola (che in realtà non è attivabile) ma l’indecisione del Bayern sul portiere da acquistare, risolta a quanto pare con Raya, 27enne spagnolo del Brentford in scadenza nel 2024 o, in alternativa, Szczesny della Juventus. Intanto vale la pena capire che Inter sarà quella di Sommer.

Non cancellerà l’avvio di azione dal basso come si potrebbe pensare, anzi continuerà a utilizzarla visto che lo svizzero non ha la visione di Onana, infatti nel Bayern si esibiva in 4,3 lanci a partita contro i 6,1 dell’ex nerazzurro in A, che in Champions erano addirittura 8,9. Inzaghi non pretenderà da Sommer filtranti illuminanti ma una sicura distribuzione del pallone sì, perché è nelle sue corde. La media di tocchi a partita dello svizzero con il Bayern era di 35,1 contro i 38 di Onana in A e i 35,5 in Champions. Siamo lì.

 

FASE DI AVVIO
La distribuzione sarà meno lunga e più breve, principalmente verso i tre difensori Bastoni-Acerbi-Darmian o ai sostituti (Bisseck, De Vrij e il “braccetto” in arrivo, che sarà infatti specializzato nel ruolo) che saranno responsabilizzati rispetto allo scorso anno nella gestione e nella creatività in fase di avvio di azione. Anche perché mancherà la calamita-Brozovic in favore di Calhanoglu o Asllani, due registi “di movimento” che preferiscono smistare il pallone ad uno o due tocchi piuttosto che condurlo e lucidarlo come spesso faceva il croato. L’Inter convergerà verso sinistra in presenza di Dimarco, che sarà il vero regista della squadra, o verso destra quando giocherà Cuadrado, ingaggiato proprio per avere un alter ego tecnico anche sull’altra fascia, mentre Gosens e Dumfries sono i due esterni di corsa (motivo per cui Inzaghi non li vede bene schierati contemporaneamente). Insomma, Sommer è un punto di rottura con il passato ma è coerente rispetto all’idea di Inter del presente e del futuro che si sono dati i dirigenti e Inzaghi a inizio estate. Tra i pali, invece, è quanto di più simile ci sia ad Onana: agilità, forza e istinto sono le caratteristiche migliori dello svizzero, quelle che garantiscono parate decisive che portano punti. Nell’idea che di Onana ce ne sia uno e che un sostituto simile a cifre contenute non esista, l’Inter ha deciso di perdere qualcosa fuori dai pali ma di mantenere il livello al loro interno.

FREDDO E CINICO
Con una piccola convinzione in più: in quanto svizzero freddo e ci nico, Sommer è considerato un portiere da rendimento alto sul lungo periodo, uno che in carriera non ha mai sofferto di alti e bassi e che può quindi limitare al minimo gli errori. Quel che si chiede ad un numero uno in campionato, e non è forse lo scudetto della seconda stella il vero obiettivo della nuova Inter? Per il ruolo di vice, le opzioni so no tre: Trubin, Audero, Stankovic. La prima, quella ideale, è anche la meno probabile vista la richiesta di 30 milioni dello Shakhtar: l’Inter non va oltre i 10, consapevole che in caso potrà ingaggiarlo a costo zero tra un anno come fatto con Onana. La terza, Stankovic, è possibile, ma si preferisce prestarlo. Co sì Audero prende quota in prestito con diritto di riscatto a 7 milioni: la Sampdoria potrebbe accettare. In tanto il numero uno si avvicina. Sommer doveva essere e Sommer sarà.

 

 

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