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Inter, "Ausilio non rispondeva al telefono": cos'è successo durante il mercato

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Alle spalle della nuova coppia gol dell'Inter, la ThuLa, c'è lui, Marko Arnautovic. L'austriaco, arrivato dal Bologna a fine calcio mercato, è un po' il figliol prodigo nerazzurro. Da giovanissima promessa, nella rosa del Triplete, l'attaccante ha poi intrapreso un pellegrinaggio in mezza Europa esplodendo a 30 anni suonati proprio in rossoblu, con due ottime stagioni. 

 

 

 

Acquistato da Marotta e Ausilio come alternativa di esperienza e qualità all'intoccabile Lautaro Martinez e al francese Marcus Thuram, il 34enne ha però voluto fortemente il ritorno in nerazzurro, come spiegato dal fratello e agente Danijel a ServusTv, nel corso della trasmissione Sport and Talk from Hangar-7: "È vero che anche alcuni club dell'Arabia Saudita in passato hanno parlato con Marko. Ma era già stato in Cina e voleva tornare in Europa. Ecco perché per lui non è stato un problema trasferirsi lì. Era troppo felice di andare al Bologna".

Quindi, in estate, la trattativa con l'Inter. "Avevamo già parlato con due top club italiani (uno di questi, molto probabilmente, è il Milan almeno fino alla defenestrazione di Paolo Maldini, ndr). L'Inter in quel momento non era interessata. Il Bologna aveva rifiutato la proposta della Roma. Normale visto che non potevano trovare il sostituto. In quel momento sembrava che Marko sarebbe rimasto al Bologna. Poi ho dato un'occhiata al mercato e ho visto che all'Inter serviva un altro attaccante. Ne aveva solo due. Ma non bastano quando si gioca la Champions League. Così ho scritto al direttore sportivo (Piero Ausilio, ndr): 'So di cosa hai bisogno e ho quello di cui hai bisogno'".

 

 

 

"Il problema - ci scherza su il fratello di Arnautovic - era che non rispondeva, anche se lo conosco da 14 anni e siamo amici. Ma poi mi ha chiamato e abbiamo chiarito tutto. Il Bologna poi ha accettato l'offerta perché l'Inter gioca in Champions, cosa positiva anche per il Bologna".

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