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Pavel Nedved, il raptus del figlio: sputi e insulti all'arbitro, finisce male

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Pavel Nedved Jr, figlio del pallone d'oro della Juventus, si è reso protagonista di un episodio folle durante un match disputato dalla sua Nuova Lanzese, un club di Lanzo Torinese (in provincia del capoluogo piemontese) che milita nella Seconda categoria piemontese. Insulti, anche pesanti, all'arbitro. Uno sputo al culmine della rabbia rivolto al direttore di gara (per terra, ma senza colpirlo). E poi l'inevitabile squalifica: il figlio d'arte starà fermo per le prossime sei giornate di campionato

La follia di Pavel Junior è scattata in seguito a un'espulsione. Contrariato dalla decisione dell'arbitro, s'è lasciato trascinare dall'adrenalina. E quell'atteggiamento gli è valso un lungo stop, una stangata che fa capolino tra le sanzioni spesso adottate nei tornei dilettantistici. Le motivazioni del Giudice Sportivo scaturiscono da quanto scritto dall'arbitro nel verbale che ha accompagnato quanto accaduto in campo. Il figlio d'arte è infatti stato squalificato "per condotta gravemente irriguardosa nei confronti dell'arbitro, consistita nell'essere stato dapprima espulso per insulti e ingiurie, quindi nell'aver reiterato tale condotta dopo la notifica del provvedimento, altresì sputando a terra vicino all'arbitro stesso, senza attingerlo". 

 

 

Nella serata di ieri, venerdì 20 ottobre, è arrivata la replica di Pavel Jr. "Chiariamo subito - esordisce il figlio d'arte - Sicuramente si sono alzati i toni e c'è stato molto da dire, ma non mi sarei mai permesso di sputare a nessuno. Non mi sto a dilungare - conclude - mi spiace solo facciano notizia episodi di questo genere, soprattutto se non sono veri":

 

 

 

 

 

 

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