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Nicolò Fagioli? Stipendio, la clamorosa decisione della Juventus

Claudio Savelli
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I club si schierano uniti dalla parte dei giocatori coinvolti nel caso scommesse, senza eccezioni. Il motivo è semplice: per loro, i vari Fagioli, Tonali e Zaniolo sono soprattutto degli asset finanziari. Secondo le stime di Transfermarkt, il centrocampista della Juventus vale 35 milioni, quello del Newcastle 60 milioni, l’ala dell’Aston Villa 27 milioni. Quindi sì, vale la pena proteggerli. 

Nel caso di Fagioli, reo confesso, la Juventus si è detta dispiaciuta e ha garantito al calciatore gli strumenti per trascorrere al meglio i prossimi 7 mesi di squalifica, ovvero le strutture di allenamento e lo stipendio da un milione netto all’anno, che non verrà interrotto. È una strategia intelligente, in fondo lo stop non è così lungo e l’atleta, 22enne e nel pieno delle forze, tornerà all’ultima giornata di campionato nelle stesse condizioni fisiche, ripulito nell’immagine e, forse, più sereno.

LA PREMIER LEAGUE
Tonali e Zaniolo non sono ancora stati squalificati dalla Federazione italiana, dunque nemmeno dalla Premier League. Il tecnico del Newcastle, Eddie Howe, ha spiegato che «Tonali si è allenato due volte e può giocare contro il Crystal Palace», anche «perché sta gestendo con forza questo momento». Poi ha aggiunto: «Cercheremo di dargli l’amore e il sostegno di cui ha bisogno per trovare soluzioni ai problemi che ha avuto», alludendo al futuro trattamento che Tonali riceverà in caso di squalifica (che sarà probabilmente di un anno e verrà notificata la prossima settimana). Spoiler: lo stesso trattamento che la Juve sta offrendo a Fagioli. Intanto il Newcastle ha ingaggiato ufficialmente uno psicologo, il dottor Ian Mitchell, che lavorerà a tempo pieno con la squadra: di certo non una coincidenza.

 

Il caso di Zaniolo è diverso perché il calciatore non è ancora stato ascoltato dalla Procura di Torino e, quando sarà, dirà che non ha scommesso sul calcio. Dunque l’Aston Villa rimane più freddo e si affida ad un comunicato in cui sostanzialmente dice: «Siccome le indagini sono in corso, nessun componente della società commenterà l’argomento». In attesa dell’interrogatorio, Zaniolo si è allenato regolarmente e scenderà in campo oggi contro il West Ham. Se i club proteggono i “colpevoli”, figuriamoci gli innocenti come Zalewski ed El Shaarawy, nominati da colui che non deve essere nominato senza alcuna prova. 

 

Anche in questo caso, la Roma sceglie la strada del comunicato ufficiale: «Il club esprime pieno sostegno nei confronti di Zalewski ed El Shaarawy, vittime di reiterate speculazioni che ne hanno ingiustamente leso l’immagine». L’Inter non interviene su Barella, coinvolto nella vicenda da La Verità, anche perché il giocatore si è difeso con forza da solo: «L’unica verità è che siete dei pagliacci. Agirò per vie legali contro chi fa il mio nome», ha scritto in una storia sul suo profilo Instagram. Le indagini sono una cosa seria, chi spara nel mucchio non lo è. Su questo si può scommettere.

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