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Sandro Tonali, Milan in enormi guai: la minaccia del Newcastle ai rossoneri

Leonardo Iannacci
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Come Fagioli, ma un po' di più di Fagioli. Per Sandro Tonali le cose non sono andate così malaccio come si sarebbe potuto temere qualche giorno fa: il patteggiamento scelto dai legali del centrocampista del Newcastle ha portato a una squalifica leggermente più pesante rispetto a quella comminata allo juventino, fermato per sette mesi più cinque di obbligo a un percorso rieducativo: la Procura Federale della Figc ha squalificato l’ex milanista per dieci mesi, questo significa che il Newcastle potrà riavere in campo il giocatore non prima del prossimo settembre 2024.

In aggiunta allo stop sul campo c’è anche la certificazione di altri otto mesi che comprendono un piano terapeutico, ovvero la piena disponibilità del ragazzo a mettersi in gioco nelle scuole e fra le associazioni sportive dilettantistiche per essere testimone di un reale pentimento e dire a tutti «non fate come me». Tutto questo dovrà avvenire in almeno 16 incontri. L'accordo tra i legali di Tonali e il Procuratore Federale, Giuseppe Chinè, non è stato ancora ratificato: la decisione dei dieci mesi di squalifica deve essere approvata dalla procura generale dello Sport presso il CONI prima del passaggio all’Uefa che avrà il compito di estendere il provvedimento in campo internazionale.

PUNTATE A VINCERE
La motivazione di questa squalifica e dei tre mesi di stop in più rispetto a Fagioli è tecnica: Tonali ha ammesso di aver scommesso sulla sua squadra (Brescia prima, Milan poi) anche se a vincere, elemento quest’ultimo che gli ha evitato l’imputazione di illecito sportivo ma non la pena maggiorata rispetto allo juventino. Inoltre c’ da considerare che la Procura di Torino ha anche valutato l’ipotesi della divulgazione tecnica, da parte di Tonali, della app ad altri giocatori, Fagioli in primis, affinché potessero entrare nel mondo delle scommesse illecite.

 

A questa attesa notizia se ne deve aggiungere un’altra, ugualmente delicata: dopo aver conosciuto l’esito del patteggiamento l’ex milanista dovrà ora definire il rapporto con il Newcastle che la scorsa estate aveva versato la bellezza di 70 milioni di euro per avvalersi dei suoi servigi. In una clausola del contratto con il club inglese è previsto che il giocatore possa non ricevere lo stipendio per tutta la durata della squalifica.

In attesa di tornare in campo, Tonali potrà comunque allenarsi con i suoi compagni di squadra, ma praticamente gratis. Secondo fonti inglesi non è neppure scontato che il club inglese non si rifaccia con il Milan per il danno subito dallo stop che lo priva del centrocampista. I tabloid d'oltremanica sono arrivati anche a ipotizzare un'azione di risarcimento danni del Newcastle contro il club rossonero.

STAGIONE FINITA
Nel frattempo una cosa è purtroppo certa: per il ragazzo la stagione attuale è finita: l’ultima partita che ha visto Tonali in campo con la maglia dei Magpies prima della squalifica, che decorrerà da subito, è stata la sfida di Champions contro il Borussia Dortmund di mercoledì sera. Anche Luciano Spalletti non può essere felice della squalifica visto che dovrà fare a meno di uno dei titolari della sua nazionale per lungo tempo, campionati europei compresi, semmai riesca a qualificarsi battendo la Macedonia e non perdendo con l’Ucraina. Il numero uno della Federcalcio, Gabriele Gravina, più volte tirato in ballo in questa ennesima pagina nera che sta lordando il nostro pallone, ha detto: «In tutta questa faccenda c’è ludopatia ma nessuna alterazione del risultato. Questi ragazzi li dobbiamo aiutare, hanno collaborato all’inverosimile con gli inquirenti. Non possiamo pensare di elogiare le dimensioni del mondo del calcio nella valorizzazione di alcuni aspetti sociali e poi pensiamo solo di punire alcuni ragazzi e di non recuperarli. Io credo che valgano molto di più, rispetto ad un mese di squalifica, 8 mesi di attività di intervento a testimoniare, in maniera vera con i propri comportamenti e quello che hanno vissuto sulla propria pelle. Questo vale più di semplici parole».

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