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Lukaku, prima di Inter-Roma la rivelazione: "Precipitato tutto in 30 secondi, il 14 luglio"

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Fischietti vietati alla curva dell'Inter, con i tifosi che già sognavano una sonora (e clamorosa) contestazione all'ex Romelu Lukaku, oggi bomber della Roma. Ma la telenovela con il giallo del mancato ritorno in nerazzurro in estate, una volta scaduto il prestito annuale e con la trattativa con il Chelsea, proprietario del cartellino del belga, tiene ancora banco e regala nuovi dettagli.

Secondo quanto ricostruito dalla Gazzetta dello Sport, il giorno in cui è precipitato tutto è il 14 luglio scorso. Poco più di un mese prima l'Inter aveva perso la finale di Champions contro il City e Big Rom era entrato solo nella ripresa, sbagliando peraltro due occasioni da gol clamorose, rivelatesi decisive. Nei giorni successivi, però, sui social non sono mancati mai i suoi post di amore per i colori nerazzurri, parole che sembravano preludere alla sua permanenza a Milano, magari a titolo definitivo

 

Poi. però, Lukaku ha letteralmente staccato il telefono dopo, qui il paradosso, aver intrattenuto costanti contatti con il club nerazzurro. "Voleva sapere tutti i dettagli sulla nuova squadra che stava nascendo, su chi sarebbe stato il capitano dopo gli addii di Handanovic e Skriniar, su quali fossero i piani di mercato in entrata e in uscita". E soprattutto, domandava del futuro di Simone Inzaghi, il tecnico che lo aveva tenuto fuori dai titolari la sera della finalissima. Tra i due, è cosa nota, non è mai scattato il feeling che legava il belga e Antonio Conte, l'allenatore che più lo ha esaltato. Ma non si poteva certo parlare di "guerra". 

 

Quando però nella trattativa tra Inter e Chelsea si inserisce la Juventus, tutto cambia. Big Rom non risponde più a Marotta, Ausilio, Baccin, Dimarco, nemmeno a Lautaro Martinez. L'unico che riesce ad avere un contatto con lui, dopo una settimana di silenzi, è proprio Piero Ausilio: 30 secondi "dai toni molto accesi", di fatto l'addio. Ed è stato il patron Steven Zhang, a quel punto, a mettere la parola fine a una trattativa su cui anche il Chelsea iniziava ad avere dubbi, visto l'atteggiamento scostante del suo attaccante in esubero.

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