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Medvedev, la sceneggiata? Poi Sinner lo asfalta (e lo punge): il momento-chiave

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Un trionfo. Un'impresa che scrive un pezzo di storia del tennis italiano: Jannik Sinner batte Daniil Medvedev nelle semifinali degli Atp Finals di Torino e vola alla finalissima di domenica sera, dove troverà il vincitore del match tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz. Sinner è il primo italiano ad arrivare alla finalissima nei 54 anni di storia del torneo.

L'impresa arriva al terzo set: finisce 6-3, 6-7, 6-1. Sinner domina il terzo set, non lascia scampo a Medvedev, il numero due al mondo battuto per la terza volta consecutiva (dopo le prime cinque partite, tutte perse da Jannik: la bestia nera è ufficialmente domata). Il Pala Alpitour è in pieno delirio per l'azzurro, che sta esprimendo un tennis celestiale e lo sta facendo nel "Torneo dei Maestri", uno dei palcoscenici più importanti e prestigiosi in assoluto. 

Un torneo clamoroso, dove nei gironi l'altoatesino per la prima volta in carriera ha sconfitto anche Novak Djokovic. Per ora, percorso netto: quattro partite e quattro vittorie, Sinner ad oggi è l'unico imbattuto in questi Atp Finals. Celestiale, sublime.

Il match con Medvedev non è stato semplice. Affatto. Tutto sembrava in bilico dopo la vittoria del russo al tie-break del secondo set. Ma c'è stato un episodio che, probabilmente, ha segnato il destino della partita. Medvedev, infatti, ha mostrato ancora una volta il lato oscuro del suo carattere: all'inizio del terzo game del terzo set, la discussione col pubblico. Il russo urla, indica alcuni spettatori sugli spalti. Il tutto dopo aver lanciato la racchetta a terra: una sceneggiata immortalata dalle telecamere, il dito puntato verso gli spettatori.

Fino a quel momento il punteggio era di parità. Poi la cavalcata di Sinner, che dopo la lite ha preso a pallate Medvedev. Un terzo set, per inciso, iniziato con i fischi del pubblico nei confronti del russo, che aveva prolungato oltremodo la pausa con Jannik che lo attendeva in campo.

E insomma, la sensazione è che la sceneggiata di Medvedev abbia cambiato tutto. Per certo ha dato una carica esplosiva a Sinner. E Sinner, nei commenti a caldo al termine della partita, sembra in una certa misura confermarlo: "Non è stato facile – dice lui un po’ frastornato -, ma ho sentito un calore incredibile, l’energia del tifo è stata pazzesca tutta la settimana e mi ha sostenuto. Nel terzo sono partito più aggressivo di lui, forse ho servito meglio, e alla fine ho trovato una soluzione", ha rimarcato. Già, con quella sceneggiata, Medvedev si è fatto del male da solo: ha scatenato quel campione assoluto che risponde al nome di Jannik Sinner.

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