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Sinner contro Djokovic, "l'uomo lo conosciamo": la profezia nera di Panatta

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Tutta l'Italia è in attesa del match tra Jannik Sinner e Nole Djokovic, atto conclusivo delle entusiasmanti Atp Finals di Torino. Ma Adriano Panatta, a poche ore dall'appuntamento che potrebbe incoronare il prodigio azzurro del tennis, mostra un certo pessimismo. 

"La finale con Djokovic? Oggi la vedo molto complicata per Sinner", spiega Adriano nel podcast La telefonata (prodotto da Fandango e Il Tennis italiano) con l'amico di una vita ed ex compagno di nazionale in Coppa Davis Paolo Bertolucci. "Non credo che Djokovic perderà 2 volte con Sinner, ieri Nole contro Alcaraz ha giocato un match straordinario. L'uomo, poi, lo conosciamo...". Il riferimento è alla partita straordinaria di Sinner che a inizio settimana gli ha permesso di battere il fenomeno serbo nel girone di qualificazione per la prima volta nella sua (ancora breve) carriera. Gufata di rito o convinzione?

 

Forse più la seconda, perché anche Bertolucci frena: "Oggi Djoko entrerà in campo col coltello tra i denti, sarà un'altra partita rispetto a quella dell'altra sera. Per Sinner è un altro esame. Se andrà bene sarà successa una cosa mai accaduta nella storia del tennis. Altrimenti avrà perso contro il più grande, il numero uno del mondo".

 

L'altoatesino, però, sembra in forma smagliante come confermato dalla bella vittoria di sabato pomeriggio nelle semifinali contro il russo Daniil Medvedev, un 2-1 con un terzo set giocato "da fenomeno assoluto", spiegano i due miti del tennis italiano. "Ha tirato tutte mazzate precisissime", sottolinea Bertolucci. "Paolo, ma come parli? Mazzate? Il tennis è uno sport nobile - lo prende simpaticamente in giro Panatta -. Jannik ha cambiato tattica nel terzo set, è stato bravo a giocare più rapido, più veloce, ad accorciare gli scambi".

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