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Sinner, "io andrei a...". Cosa sfugge di bocca a Panatta in diretta Rai

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Perché Jannik Sinner ha perso nettamente le Atp Finals di Torino? Semplice, perché Nole Djokovic, dall'alto dei suoi 36 anni e del suo quasi intoccabile numero 1 del ranking Atp, ha rasentato la perfezione in tutti gli aspetti del gioco, tecnici, tattici e mentali. E perché al 22enne di San Candido è mancata una certa furbizia. Logico, considerata l'età. 

"Contro Djokovic devi stare perennemente attento - ha commentato a match in corso Paolo Bertolucci -. Se non sei lucido e Sinner stasera non sembra esserlo totalmente, se perdi anche solo un momento di lucidità, perdi il punto. Novak gioca a livelli incredibili". Tutto vero e il risultato, doppio 6-3 in meno di un'ora e tre quarti di gioco, è lì a confermarlo. 

 

Nel corso del secondo set, cominciato nel segno dello scarso equilibrio del primo (durato appena 38 minuti, senza sussulti), a un certo punto della telecronaca su Rai 1 ad Adriano Panatta scappa una battuta: "Se vince questo game, io andrei a fare pipì, per vedere se gli rompe un po' il ritmo...". "È un giocatore troppo corretto Jannik", replica il commentatore Rai Fiocchetti. "Ho capito, però un po' di furbizia sportiva...". Quella che è mancata a un campione di pelo fresco rispetto a un vecchio volpone come il serbo, che a un certo punto, dopo l'ennesima serie di ace, strappa a Panatta uno sconsolato "così non si può giocare". 

 

Al termine del match, dopo gli applausi di rito all'avversario, Panatta però mostra un po' di giusto ottimismo: "Primo set dominato, anche l'inizio del secondo. Poi dopo la partita non è stata così... Il secondo 6-3 non è giusto, Sinner poteva recuperare ma ha fatto troppi errori nelle poche occasioni che ha avuto. Oggi non era così centrato come nei giorni scorsi. Djokovic questo torneo qui l'ha visto sette volte, sono tantissime. Ma non finisce qui". Il riferimento è alla possibile finale di Coppa Davis che potrebbe vedere contro Italia e Serbia. Cioè Jannik contro Nole.

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