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Pioli, la mossa disperata in Milan-Frosinone: chi mette in difesa

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"In difesa abbiamo provato anche qualcosa che voi non sapete", ha detto Stefano Pioli alla vigilia di Milan-Frosinone.

La sorpresa studiata dal mister rossonero potrebbe somigliare molto alla mossa della disperazione, assai rischiosa sotto vari punti di vista: spostare Theo Hernadez dal suo ruolo naturale, quello di terzino sinistro di spinta (anche se nelle ultime partite il francese ex Real Madrid è apparso decisamente bloccato, sia dal punto di vista psicologico che atletico) a quello di difensore centrale in una linea a quattro. 

 

 

 

Una mezza follia, tanto più che questa sera a San Siro l'allenatore parmense si giocherà probabilmente le residue speranze di mangiare il panettone sotto la Madonnina contro i ciociari allenati da Di Francesco, sorpresa della stagione con 18 punti (nono posto e solo a -8 dal Milan) e con l'argentino di proprietà della Juve Soulé vera e propria rivelazione. Insomma, i clienti meno morbidi con cui fare esperimenti e rivoluzioni. 

 

 

 

In realtà quello di Pioli non è uno sfizio, ma una necessità in una situazione emergenziale (e surreale) per colpa degli infortuni che ne hanno decimato la rosa. Secondo quanto riferito da Sky, Pioli ha provato Theo centrale accanto all'unico sopravvissuto Tomori, con Calabria a destra e il giovanissimo Bartesaghi a sinistra. L'alternativa unica è lanciare il croato Jan-Carlo Simic, altro talento della Primavera di Abate, come centrale e tenere Theo nel suo ruolo. In ogni caso, un salto nel buio. La panchina è letteralmente svuotata: c'è solo Florenzi, come esterno-jolly, mentre Thiaw si è aggiunto agli altri indisponibili Kjaer, Pellegrino e Kalulu, tutti più o meno lungodegenti. 

 

 



Anche in avanti sarà un pianto greco: Giroud sconterà l'ultima giornata di squalifica quindi spazio a Jovic con Chukwueze e Pulisic al suo fianco, visto le assenze di Rafa Leao e Okafor. Possibile subentrante il baby-bomber di 15 anni Francesco Camarda, che ha debuttato una settimana fa contro la Fiorentina stabilendo un record di precocità assoluto. A loro si deve affidare Pioli per allontanare lo spettro dell'esonero, perlomeno fino alla sera di Champions League di Newcastle, tra 10 giorni, in cui i rossoneri si giocheranno le ultime, residue, pochissime speranze di restare in Europa in qualche modo.

 

 

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