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Napoli nel caos, furia De Laurentiis: "Dovevo cacciarlo il primo giorno"

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Rudi Garcia? Avrei dovuto fare un coup de théatre e dire: ve l’ho presentato, però adesso se ne va”. Commenta così, sempre in maniera diretta, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis, quando ripercorre al Corriere dello Sport i mesi con il francese ex Roma allenatore, mandato via poche settimane fa per lasciar spazio a Walter Mazzarri.

Nel mezzo anche le considerazioni di De Laurentiis sulla Superlega e l'idea di dare il via a una Serie E “d’élite" da inserire nel calcio italiano: “In estate il primo che ho contattato è stato Thiago Motta (dopo l'addio di Spalletti, ndr) e non è che ci avessi visto male, eh? Ma lui non se l’è sentita. Perché sai cos’è? Tu vieni a prendere l’eredità di uno che ha vinto lo scudetto in quel modo. E se mi va male, ha pensato, io che cosa faccio? Che poi è la stessa cosa che avrà pensato Spalletti". 

 

 

 

De Laurentiis: “Luis Enrique voleva più soldi, quando Rudi Garcia disse che non conosceva il Napoli…”

Quindi De Laurentiis è andato “su Luis Enrique – ha spiegato – Lui ha fatto venire a Napoli i suoi, mi ha tenuto tre giorni fermo, chiedendomi tantissimi soldi. Avevamo anche trovato un quasi accordo, ma poi ha detto di no, perché ambiva a guadagnare ancora di più. Ed è stata la volta di Nagelsmann". I nomi erano tanti: "Ne ho consultati cinque o sei, non di più. Ma ho detto 40 come boutade, per mischiare le carte. E alla fine sono arrivato su Rudi Garcia. Che in Italia aveva fatto due secondi posti con spogliatoi turbolenti, pieni di giocatori di grande livello”. Una scelta che però si è rivelata infelice. Un rapporto iniziato male già per colpa di una frase pronunciata dal francese durante la presentazione alla reggia di Capodimonte: "Uno che arriva e dice: io non conosco il Napoli, non ho mai visto una partita, avrei dovuto capire. E invece l’ho preso a ridere. Il fatto è che l’ha ripetuto altre volte". 

 

 

 

De Laurentiis anche contro Giuntili: “Ha sbagliato tanti nomi di mercato”

Secondo De Laurentiis il suo lavoro doveva essere minimo: "Sarebbe bastato che praticasse lo stesso calcio di Spalletti — dice de Laurentiis — Invece ha preteso che mandassi via un preparatore perfetto, per chiamarne uno che, me l’avevano detto, imballa i giocatori. Sono dovuto restare a Castel Volturno da mattina a sera”. Frecciate anche su Giuntoli, ora d.s. della Juve: “Ha sbagliato le scelte di tanti calciatori — dice — Il famoso signor Kvara, per dirne una, è una segnalazione giunta a mio figlio Edoardo a Micheli, e da Micheli a Giuntoli", De Laurentiis si è soffermato anche a parlare della Superlega: "È stata una mossa sbagliata, che però ha sortito questo cambiamento. Adesso bisogna fare un ragionamento serio. Ho parlato con Florentino Perez e siamo d’accordo a mettere attorno a un tavolo alcuni veri imprenditori, non più e non solo presidenti nominali”. E riguardo alla Serie A, la proposta è di fare una Serie E: “Con soli 14 posti, dove E sta per élite — conclude — Sole squadre di città con un numero rilevante di tifosi. Poi due gironi di Serie A da venti squadre. E il resto è dilettantismo, che funga da vivaio".

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