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Djokovic contro Alcaraz, come finisce il primo incontro: Sinner, pessime notizie

Roberto Tortora
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Mentre Jannik Sinner si gode gli ultimi giorni di vacanza sulla neve a Plan De Corones, Novak Djokovic è già mentalizzato sull’inizio della prossima stagione, per aggiungere altri titoli e altri record alla sua già sfavillante carriera. E, a margine dell’esibizione che lo attende alla Riyadh Season Tennis Cup, fa una previsione importante: “Io voglio fare come Tom Brady, voglio giocare fino a 40 anni”.

Nole come Brady, vincitore di sette Super Bowl, per cinque volte MVP della finale. Una leggenda del football americano, anche per il tennista serbo: “È un grande esempio di campione, capace nel suo sport di costruirsi una carriera longeva e ricca di successi”. Djokovic ha, poi, aggiunto: “Ha dedicato moltissimo tempo alla cura del suo corpo, al recupero e ad assicurarsi che tutto, dal fisico alla testa, fosse fatto nel modo giusto, così da avere una carriera lunga e vincente".

 

 

 

Per Djokovic il discorso è simile e l’ultima stagione, fatta di grandi successi, ne è la riprova, come lui stesso ammette: “Il 2023 è stata una delle migliori stagioni della mia vita. Perché fermarsi, quando si è in grado di giocare così bene? Andrò avanti un anno alla volta per vedere fino a dove riuscirò ad arrivare".

 

 

 

Per la cronaca, l’incontro tra Djoko e Alcaraz alla Kingdom Arena di Riyad, capace di contenere fino a 40mila spettatori, è andato appannaggio dello spagnolo che ha vinto in tre set (4-6, 6-3, 6-4). Una preview del numero due del ranking di cosa abbia intenzione di fare nel 2024, cioè scalzare il serbo dalla cima della classifica. Novak partirà ora per l'Australia, dove giocherà la United Cup, mentre Carlos sfiderà Roberto Bautista Agut nella prima edizione della Coppa Alcaraz, in programma oggi a Murcia.

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