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Insulti razzisti contro Maignan, identificato il primo responsabile: come lo hanno beccato

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C'è un primo indagato per la vicenda dei cori razzisti contro Mike Maignan durante Udinese-Milan dello scorso sabato, cori che hanno spinto il portiere ad abbandonare il campo e l'arbitro a sospendere la partita. Secondo quanto si apprende, è stato identificato un primo responsabile per l'episodio: verrà colpito da Daspo e, con tutta probabilità, non potrà mai più accedere allo stadio della sua squadra.

Secondo quanto si apprende, l'uomo è stato incastrato da un video postato sui social da un tifoso dell'Udinese nelle ore che hanno seguito il match. Gli agenti della Digos, incrociando ed analizzando le immagini, lo hanno poi identificato. Per l'identificazione si è rivelata decisiva anche la collaborazione del club friuliano, che ha subito messo a disposizione degli inquirenti tutte le immagini possibili.

 

L'Udinese, da par suo, ha già annunciato ieri, tramite il dg Franco Collavino, che bandirà a vita dallo stadio tutti i responsabili che verranno individuati. "Stiamo collaborando con le autorità per risalire ai responsabili di questo brutto gesto - aveva premesso -. Come società siamo fortemente intenzionati ad individuare i colpevoli e lo faremo in maniera energica. Abbiamo uno stadio all’avanguardia con oltre 300 telecamere tra interno ed esterno, per cui riteniamo di possedere gli strumenti per individuare i responsabili e punirli, ossia affidarli alle forze dell’ordine e bandirli dagli stadi a tempo indeterminato", spiegava Collavino.

Nel frattempo la procura di Udine ha aperto un fascicolo sulla vicenda: i responsabili degli incresciosi cori razzisti dovrebbero essere tre, al massimo quattro. Ora sono al vaglio tutte le immagini. Maignan, sabato sera, aveva denunciato: "Ho sentito versi di scimmia rivolti a me ad ogni partita, sono cose che non devono succedere. È ignoranza. Così non si può giocare. Non è la prima volta, dobbiamo dare un segnale importante", concludeva il portiere del Milan.

 

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