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Mike Maignan, il video choc: l'urlo dopo il gol di Samardzic in Udinese-Milan

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"Daspo a vita per chi ha insultato Mike Maignan". Ad annunciarlo è Franco Collavino, direttore generale dell'Udinese. Sabato sera alcune decine di tifosi della squadra bianconera hanno insultato il portiere francese del Milan con ululati, versi della scimmia ed epiteti razzisti. Maignan prima si è lamentato con l'arbitro Maresca, quindi al riproporsi della scena vergognosa ha deciso di togliersi i guantoni e rientrare negli spogliatoi sul risultato di 0-1 per i rossoneri.  

Una protesta eclatante accolta pienamente dal direttore di gara, che ha sospeso la partita come da regolamento. Il gioco è ripreso dopo qualche minuto, con Maignan ancora visibilmente scosso. E il gol di Samardiz, a freddo, sembra confermarlo. In queste ore è diventato virale il video girato alle spalle della porta di Maignan, proprio dopo il gol del centrocampista bianconero.

 

 

 

Nel boato generale, si sente distintamente un tifoso friulano urlare a squarciagola e ripetutamente "neg***o di m***da" all'indirizzo del nazionale francese. Nel trambusto dello stadio né Maignan né l'arbitro hanno sentito l'insulto, che avrebbe comportato la sospensione definitiva del match. Un video che potrebbe comportare un aggravamento dell posizione dell'Udinese e dello stesso tifoso, se identificato.

 

 

 

"Un Daspo ha durata limitata ma il club può decidere di escludere un tifoso da uno stadio per un tempo superiore. Lavoreremo per escluderli per sempre dallo stadio, a vita", le parole di Collavino, a conferma della volontà dell'Udinese di collaborare dopo quanto accaduto al Bluenergy Stadium. "Siamo convinti ad andare alla ricerca dei responsabili, non possono che essere due o tre persone - spiega ancora a SportMediaset -. Non ci sono stati cori, che non sono stati percepiti né dall'arbitro né dalla Procura. Sono uno, due, tre sciagurati, e questo basta perché sia una cosa gravissima. Abbiamo già iniziato a guardare le immagini delle telecamere dello stadio, c'è anche da ascoltare l'audio. Al Bluenergy Stadium, tra interno ed esterno, ci sono oltre 300 telecamere, c'è tanto lavoro da fare in pochissimo tempo". 

 

 

 

L'Assocalciatori ha ovviamente toni durissimi: "Nel nostro report 'Calciatori sotto tiro' i dati sono molto chiari - sottolinea il presidente Umberto Calcagno -: prima gli insulti, le minacce e le violenze che ricevevano i calciatori erano in un contesto differente, a volte anche da parte del proprio pubblico dopo una partita andata male. Oggi la metà di questi tipi di aggressioni verbali sono episodi di razzismo. Bisogna lavorare su chi viene allo stadio a sfogare queste pulsioni". 

La questione è ben presto diventata politica, con Sandro Ruotolo, giornalista e membro della segreteria del Pd, che pensa bene di attaccare il vicepremier Matteo Salvini che domenica aveva condannato duramente la vergogna di Udine. “Per il ministro Salvini sono solo pochi idioti. Non è così. Sono anni che gli stadi del nostro Paese sono pieni di insulti e cori razzisti. Noi stiamo con Mike Maignan, con il portiere del Milan, vittima a Udine dei cori razzisti: è un intero sistema che deve assumersi le proprie responsabilità. Federcalcio e Lega si allineino alla Fifa: sconfitta a tavolino della squadra di chi compie atti razzisti e interruzione definitiva della partita, non solo 5 minuti di sospensione. Non c'è posto per il razzismo né per altre forme di discriminazione". 

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