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Djokovic provoca Sinner: "Quale vantaggio?", Australian Open di fuoco

Roberto Tortora
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Gli Australian Open 2024 hanno già la propria finale anticipata, è quella tra Novak Djokovic e Jannik Sinner, che venerdì si affronteranno in semifinale alla Rod Laver Arena. Il serbo ai quarti ha battuto lo statunitense Taylor Fritz in quattro set (7-6; 4-6; 6-2; 6-3), vincendo il suo trentatreesimo incontro consecutivo a Melbourne Park, record che condivide con la connazionale Monica Seles.

L’italiano, invece, non ha lasciato nemmeno un set al russo Rublev (6-4; 7-6; 6-3). Djokovic, a caccia del suo 25° Slam, ha faticato non poco contro Fritz, soprattutto a causa del grande caldo che ha imperversato nei primi due set sul campo, lo ha ammesso lui stesso in conferenza stampa: “È stata una giornata molto calda e il primo game, durato circa 17’, con scambi molto impegnativi fisicamente ha condizionato il primo set. Taylor è partito aggressivo, vicino alla linea di fondo e bravo nel servizio, costringendomi alla difensiva. Fortunatamente – dichiara Djokovic – è poi arrivata l’ombra e le cose sono migliorate nel terzo set, ho iniziato a servire bene, ho risposto meglio ai colpi di Fritz. Non mi sono, però, goduto il campo, il caldo è stato notevole e questa superficie lo assorbe molto, la temperatura è più alta per noi che in tribuna. È stato difficile – prosegue il n.1 al mondo – regolare ritmo cardiaco e respirazione, perché i tempi di recupero erano stretti. Ci sono giorni in cui bisogna saper soffrire”.

Ora, la semifinale con quello che è diventato il principale avversario di Djokovic, cioè il nostro Sinner. Il serbo è già carico: “Sinner è probabilmente nel momento migliore della vita, ha finito in modo fantastico la scorsa stagione, sono state partite combattute con lui a Torino e in Coppa Davis, mi aspetto che giochi a un grande livello. Vantaggio per aver giocato prima di lui? Non ne vedo, le semifinali si giocheranno venerdì, per cui c’è tempo per recuperare”.

Djokovic non manca di criticare, ancora una volta, l’organizzazione dei tornei, dopo l’ultima partita tra Sinner e Rublev terminata a notte fonda: “Spetta agli Slam e ai vari Tour pensare ai modi giusti per ospitare i tennisti, evitando che le partite finiscano troppo tardi. Se in un giorno ci sono due partite alle 12 al meglio dei 5 set sullo stesso campo, con la possibilità di giocare 4 ore ed un cambio pubblico che impiega 45’ – spiega il tennista serbo - è chiaro che la sessione serale cominci in notevole ritardo, non è stato l’ideale per Sinner e Rublev. Anche io ho giocato partite terminate alle 3-4 di notte, non è divertente per noi. La cosa positiva è che abbiamo due giorni per recuperare”.

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